Il film Sharper è del 2023 e lo si può vedere esclusivamente su Apple TV+. Come per il settore informatico anche nelle produzioni cinematografiche la Mela sforna prodotti d’eccellenza. La sua piattaforma ha dei film e serie di qualità che non vengono molto inneggiate dalla critica. Se penso alle tante fregnacce di Netflix verrebbe la voglia di non abbonarsi.
Sharper racconta la storia di una truffa, anzi di varie truffe e di truffati. Un intreccio che si dipana solo alla fine. Il film è avvincente, prende, soprattutto perché nulla è come appare.
Tom (Justice Smith) giovane sfigato, proprietario di una piccola libreria figlio di un anziano miliardario, si innamora ricambiato della bella universitaria Sandra, detta Sandy (Briana Middleton). Questa gli spilla 350 mila dollari con una balla e poi scompare.
Poi il film Sharper continua con le storie soggettive dei personaggi nei mesi precedenti.
Sandy è una tossicodipendente che viene salvata dal rientro al gabbio da Max (Sebastian Stan) che corrompe con un Rolex tarocco l’agente di custodia cautelare, facendosi dare però tremila dollari di resto. E qui abbiamo una doppia truffa.
Max porta a casa sua Sandy, le insegna tutti i trucchi, il portamento, ecc. e l’arruola per poter essere il suo braccio destro nei raggiri. La mette alla prova. In mezz’ora attira un uomo in camera, arriva Max fingendosi l’ex innamorato esaurito e gli svuotano il portafoglio. Altra truffa.
Max di mestiere vive con questi imbrogli, si presenta come il figlio di Madeline (Julienne Moore) a un party in cui viene presentato al neo marito di lei, l’anziano e multimiliardario Richard Hobbes. Questi, pur di non averlo tra i piedi e non farsi più vedere, gli dà quasi un milione di dollari. Ma… Max è l’amante di Madeleine. Le truffe si accumulano.
Il riccone muore e lascia nove miliardi di dollari alla bella Madeline, mentre lascia un reddito sotto tutela al figlio che è… lo sfigato Tom.
Riappare strafatta Sandy truffata mesi prima da Max che ricatta Madeline sapendo del miliardario imbroglio organizzato con Max.
E qui… la truffa continua.
Non anticipo nulla.
Il ritmo e l’intensità di Sharper tengono sino alla fine dove scoppia una grandinata che sconquassa tutto. Gli intrecci sono a ripetizione, non c’è spazio per elaborare nell’immediato, si coglie che si arriverà a un dunque ma non si sa quale. C’è tensione, ma non è un thriller, non c’è violenza.
Un buon film, Sharper, con un buon cast, tutti con una immedesimazione realistiche nelle parti, in primis la bella e astuta Julienne Moore, premio Oscar meritato per Still Alice nel 2015, ma era stata bravissima anche in Fine di una storia. Imperturbabile, senza sentimenti e rimorsi Sebastian Stan (Max), gelido e dritto all’obiettivo. New entry Briana Middleton (Sandy) è agli esordi, ma promette bene. L’ormai lanciatissimo Justice Smith (Tom) si cala bene nel figlio sfigato e depresso.
Concludo con una citazione dal film Totòtruffa ’62: “Lo so, dovrei lavorare invece di cercare dei fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro”.
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