Sostanze tossiche sugli abiti di Shein: la scoperta della rivista tedesca
Scelta ampia, catalogo vasto, velocità del servizio, capi alla moda ma soprattutto costi molto ridotti, ma anche bassa qualità. È questa la formula vincente di Shein che in pochissimi anni ha conquistato un mercato vastissimo con 150 Paesi del mondo che quotidianamente acquistano dalla piattaforma di origine cinese. L’aumento della popolarità dell’azienda ha però portato anche ad un crescendo nei controlli degli standard di sicurezza della stessa compagnia, che hanno rilevato delle ombre dietro i processi di produzione degli abiti di Shein. Diverse ispezioni, infatti, hanno evidenziato dei livelli elevati di alcune sostanze chimiche, contenute all’interno degli abiti stessi. Si tratterebbe di sostanze tossiche e dannose per l’essere umano e per il proprio organismo.
A rivelare quanto si cela dietro a Shein e alla qualità molto scarsa dei suoi prodotti, è stato uno studio tedesco, che ha testato e analizzato diversi prodotti del sito di abbigliamento cinese. L’analisi, commissionata dalla rivista dei consumatori tedeschi Oko-Test, ha condotto analisi su diversi ventuno capi di abbigliamento per diverse fasce di età. Sono stati infatti analizzati abiti da donna (cinque), da uomini (quattro), da adolescenti e da bambini, oltre a scarpe per ogni fascia di età. Diversi capi di abbigliamento non avrebbero superato il test: gli abiti sarebbero infatti risultati contaminati da sostanze pericolose. Nel dettaglio, tali sostanze sarebbero piombo, cadmio, fallati, antimonio, dimetilformammide, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), come riporta Rai News.
Sostanze tossiche sugli abiti di Shein
Non è la prima volta che riviste e associazioni rivolgono la propria attenzione nei confronti di Shein, che confeziona abbigliamento a basso costo ma allo stesso tempo anche di bassissima qualità. Sono varie le inchieste che negli ultimi anni hanno messo sotto la lente di ingrandimento il lavoro svolto da Shein. Nel dettaglio Greenpeace, nel 2022, ha svelato che una serie di prodotti contengono materiali tossici e sostanze nocive come gli ftalati o i metalli pesanti. In Corea del Sud le autorità hanno sequestrato, alcuni mesi fa, prodotti per 144 capi dopo che hanno scoperto la presenza di sostanze tossiche negli abiti. Quanto emerso dalla rivista tedesca, dunque, non è una novità.