Grosso calibro della terza e ultima puntata di “Una Storia da Cantare“, che andrà in onda stasera sabato 30 novembre su Rai Uno, sarà anche il cantante ed attore britannico naturalizzato italiano Shel Shapiro. Per Il programma che ha ripercorso la storia, le emozioni e le canzoni di chi ha lasciato il segno nel panorama musicale italiano, stasera il tributo andrò al celebre cantautore, polistrumentista e produttore discografico italiano Lucio Battisti. Shel Shapiro dovrà dunque esibirsi in un’interpretazione sicuramente complessa, che non dovrà stonare con il glam/blues tipico dei brani battistiani. Nel gruppo delle particolari rappresentazioni, anche la sua verrà votata tramite social da un pubblico che decreterà la canzone vincitrice tra tutte quelle ossequiate. Per eleggere la canzone più amata di Battisti basterà partecipare alla campagna social con l’hashtag #UnaStoriaDaCantare. Shel Shapiro conosceva Battisti, e già in occasione del concerto-evento tributo “Il mio canto libero” dell’11 settembre 1998, a soli due giorni dalla sua scomparsa, partecipò alla celebrazione del suo ricordo insieme ad altri big dell’epoca – Bruno Lauzi, Maurizio Vandelli e i Dik Dik – interpretando un suo famosissimo brano.

Shel Shapiro: successi, ricordi e dolori

Autore di brani indimenticabili portati alla ribalta da artiste come Patty Pravo e la compianta Mia Martini, Shapiro ai microfoni de La Repubblica ha da poco parlato non solo della sua lunga e fruttuosa carriera, ma anche di una vita privata fatta di tanti dolori. Uno di questi è rintracciabile nella morte dell’amata moglie, che egli definisce come una specie di treno che lo ha investito in pieno. Quando l’intervistatore gli chiede le motivazioni che stanno dietro al suicido della stessa, egli risponde che “tutte le spiegazioni del mondo non sono sufficienti per comprendere un gesto così estremo“. La prematura e tragica scomparsa della consorte non costituisce l’unico dispiacere che ha trapuntato la sua esistenza. Unito tramite un forte legame di amicizia a Mia Martini, Shapiro rivela di esser venuto a conoscenza della dipartita solo qualche giorno dopo l’accaduto, visto che si trovava in Francia. Tra i demoni da sconfiggere vi è stata anche la depressione, dalla quale egli dice di esser uscito aggrappandosi ad ogni forma d’arte. Se è vero che il proprio percorso discografico è stato anche caratterizzato da una passata ed accesa rivalità con Maurizio Vandelli, è altrettanto vero che i due hanno lo scorso anno lavorato ad un progetto comune. “Love and Peace“, prodotto da Diego Calvetti, non intende essere un ritorno nostalgico, ma una collaborazione che non dimentica di rivolgere un occhio al futuro. L’album, composto da 12 canzoni, è stato premiato con un riscontro positivo da parte della critica.