Poche ore prima che si accenda a San Siro questa sera la sfida di Champions league tra Inter di Inzaghi e lo Sheriff Tiraspol di Vernydub, di certo tra le protagoniste più “curiose” di questa edizione della competizione UEFA: andiamo dunque a conoscere meglio la storia e pure i segreti del club moldavo, che pure non si riconosce affatto nei colori della sua nazione. Con due vittorie su due nei primi turni della Champions league 2021-22 e un clamoroso trionfo con il risultato di 2-1 appena ottenuto sul Real Madrid, lo Sheriff Tiraspol ci ha messo davvero poco a salire sulle prime pagine dei quotidiani sportivi di tutta Europa e non solo: e pure a livello sportivo la formazione giallonera è ben nota essendo a tempo ai vertici del campionato moldavo.
Il club, nato com tale nomea ufficialmente solo nel 1997 infatti vanta un palmares importantissimo: 19 titoli nazionali, 10 coppe di Moldavia e sette Supercoppe, oltre a numerose partecipazioni alle competizioni UEFA ovviamente (ma è la prima volta che arriva fino alla fase a gironi di Champions league). A contorno di tali risultati una società modello, sportivamente parlando: il club ha a disposizione un centro sportivo da 65 ettari, con parecchi campi di allenamento, clinica privata, ottimo settore giovanile e foresteria, oltre a uno stadio molto moderno, da 14 mila posti, e campi al chiuso per allenarsi durante la stagione invernale.
SHERIFF TIRASPOL: LA STORIA DEL CLUB TRA SECESSIONISMO E NOSTALGIA “SOVIETICA”
Ma dietro allo Sheriff Tiraspol e ai suoi eccezionali risultati che cosa troviamo? La storia del club è molto particolare ed è inestricabilmente legata alla storia della stessa città di Tiraspol, una delle principali della Moldavia, ma che pure è capitale della repubblica autoproclamata e secessionista della Transnistria, il cui nome ufficiale è Repubblica moldava di Pridniestriv. Autoproclamatisi indipendente nei primi anni 90 dopo o scioglimento dell’URSS, la Transnistria è ancor oggi il principale centro russofono del paese: il suo mezzo milione di abitanti usa ancora l’alfabeto cirillico e nel paese non mancano forti testimonianze del passato “sovietico” di quesi territori e di una certa “nostalgia” dei suoi cittadini.
Non ci sorprende dunque notare che è proprio la Russia l’unico paese a riconoscere ufficialmente questo piccolo stato secessionista: anzi spesso in passato la stessa Repubblica di Pridniestrov ha chiesto ai vicini russi di venir ufficialmente annessi (l’ultima nel 2014 in seguito alla secessione della Crimea). Su questo fortissimo legame e una certa nostalgia del passato sovietico tra Transnistria e Russia nasce anche lo Sheriff Tiraspol: il club infatti è stato fondato da un ex agente del KGB Viktor Gusham e ad ora è interamente controllato dalla Sheriff LTD, un’azienda che controlla de facto circa il 60% dell’intera economia della regione (dal commercio all’editoria, fino all’edilizia) e ha evidenti forti legami con la stessa politica nazionale (con polemiche e accuse conseguenti). Lo stesso presidente della Holding è Igor Smirnov figlio del ex presidente della Transnistria Igor’ Nikolaevič Smirnov: su entrambi pendono accuse di riciclaggio e coinvolgimento nelle ultime elezioni e di brogli. Per l’Inter questa sera un rivale pericoloso.