L’attrice canadese Shirley Douglas è morta ieri a Toronto, all’età di 86 anni, a causa di una polmonite. Shirley Douglas nel corso della sua lunga carriera è stata interprete di alcuni film di culto quali in particolare “Lolita” (1962) di Stanley Kubrick e “Inseparabili” (1988) di David Cronenberg.

L’annuncio della scomparsa è stato dato su Twitter dal figlio, l’attore Kiefer Sutherland, precisando che il decesso della madre non è collegato al coronavirus Covid-19. L’attrice era stata sposata dal 1966 al 1971 con l’illustre collega canadese Donald Sutherland, dal quale aveva avuto due figli, entrambi a loro volta attori: oltre a Kiefer anche la figlia, Rachel Sutherland. Inoltre Shirley Douglas lascia anche un terzo figlio, Thomas, nato da un precedente matrimonio dell’attrice canadese con Timothy Emil Sicks.



“Mia madre era una donna straordinaria che ha condotto una vita straordinaria – ha scritto Kiefer Sutherland annunciandone il decesso -. Purtroppo ha lottato per la sua salute per un bel po’ di tempo e noi, come famiglia, sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato”.

SHIRLEY DOUGLAS È MORTA: LA CARRIERA DA ATTRICE

Shirley Douglas era nata il 2 aprile 1934 a Weyburn ed era la figlia di Tommy Douglas, primo ministro della provincia occidentale canadese del Saskatchewan dal 1944 al 1961. Per quanto riguarda la sua carriera da attrice, Shirley Douglas esordì come attrice televisiva negli anni ’50 e nel 1962 ottenne un ruolo secondario ma significativo in “Lolita”.



Ha continuato poi soprattutto a recitare in tv e si ricordano le sue presenze nella serie “Wind at My Back” e nel film “Shadow Lake”. Al cinema è stata tra l’altro interprete di “Shadow Dancing” (1988). Fuori dal piccolo e dal grande schermo, Shirley Douglas è stata un’attivista del movimento per i diritti civili, impegnandosi nel gruppo Friends of the Black Panthers e nelle campagne pacifiste contro la guerra del Vietnam.

La sua amicizia con le Black Panthers le procurò un arresto nel 1969 e il rifiuto di un permesso di lavoro negli Stati Uniti, necessario per una cittadina canadese, di conseguenza potè tornare negli Usa solo nel 1977. Fin dal 2009 era costretta su una sedia a rotelle a causa di una malattia degenerativa della colonna vertebrale.