“Finché il nostro Paese avrà Shirley Temple, noi staremo bene” disse il presidente Franklin D. Roosevelt, ricordando come quella piccola attrice dalla faccia d’angelo stesse regalando tanto agli Stati Uniti d’America. Shirley Temple, che tutti ricorderanno come riccioli d’oro, ha vissuto tante vite, quelle al cinema e quelle personali. Fu rappresentante degli USA all’ONU e ambasciatrice USA in Ghana e Cecoslovacchia. Di questo disse “È stato il miglior lavoro che io abbia mai avuto”. È sicuramente ciò che ha fatto al cinema che è rimasto nel cuore di tutti: la piccola star conquistò un Oscar a soli sei anni e guadagnò tre milioni di dollari prima di raggiungere l’età dell’adolescenza. Prese però la decisione di ritirarsi dal cinema a soli 22 anni, nel 1940. (Aggiornamento di Anna Montesano)
IL CANCRO E LA PREVENZIONE
Sono tante le curiosità legate all’indimenticabile bambina prodigio Shirley Temple. Come riporta Donna Moderna, la piccola dai riccioli d’oro conobbe la sua vera età solo quando ebbe 13 anni. Proprio così: al fine di prolungarle l’infanzia e permetterle di mantenere più a lungo possibile il titolo di enfant prodige, l’anno sul suo certificato di nascita fu modificato. Ai vertici dello star system per circa un decennio, la Temple si fece riconoscere anche per il suo grande impegno ambientalista tanto da rappresentare la sua nazione nel 1972 alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano.
Di primati però Shirley Temple ne collezionò tanti: fu la più pagata della sua epoca, inoltre fu anche una delle prime celebrità a svelare pubblicamente di avere un cancro. Da qui la sua battaglia verso la consapevolezza del tumore al seno e la diagnosi precoce. Nel 1972, come rammenta Greenme.it, svelò di aver sviluppato un cancro e di essersi sottoposta a una mastectomia asserendo: “L’unico motivo per cui sto dicendo questo è convincere altre donne a prestare attenzione a qualsiasi nodulo o sintomo insolito. Esiste una cura quasi certa per questo cancro se viene diagnosticato abbastanza presto”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ROOSEVELT “COL SUO SORRISO SI DIMENTICANO I PROBLEMI, È SPLENDIDO!”
Google celebra proprio oggi 9 giugno Shirley Temple, l’enfant prodige di Hollywood, in occasione dell’anniversario dell’apertura, nel 2015, del suo museo. Tra il 1932 e il 1935, come rammenta Libreriamo.it, la piccola dai “riccioli d’oro” divenne un vero e proprio fenomeno culturale e mediatico in grado di andare ben oltre il cinema. Considerata una immagine positiva e pura, la Temple riusciva ad unire il Paese. Non è un caso se il presidente statunitense Franklin Roosevelt disse di lei: “È splendido che per soli 50 centesimi un americano possa andare al cinema, vedere la faccia sorridente di una bambina e dimenticarsi i suoi problemi”.
Il suo viso ed il suo candore permisero a Shirley per lungo tempo di rappresentare una star dell’America negli anni della Grande Depressione. Grazie ai suoi riccioli d’oro ed al sorriso rassicurante riusciva infatti a sollevare gli animi della gente in quegli anni non semplici per l’intero paese. Il suo sorriso aperto e quello sguardo da monella insieme alle grandi doti da ballerina la trasformarono in una stella tra le più pagate della sua epoca. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LE CITAZIONE IN STRANGER THINGS E BATMAN. E CON WALT DISNEY…
Continuiamo il viaggio nelle curiosità riguardanti Shirley Temple, l’attrice americana celebrata oggi da Google con un Doodle. Non tutti sanno che l’immensa artista ha dato il proprio nome anche ad un cocktail analcolico realizzato con Ginger ale e Granatina, inventato da un barista di Waikiki, nelle Hawaii. Quel cocktail, nato quasi per gioco, è oggi diffuso in tutto il mondo. Anche le nuove generazioni avranno sentito nominare Shirley Temple probabilmente grazie alla popolare serie tv di Netflix, Stranger Things.
Nella seconda stagione della stessa, “undici” viene più volte definita in maniera goliardica da un teppistello come “Shirley Temple” o più semplicemente “Shirley”, forse per via del suo taglio di capelli e per la giovane età. Citazione anche nella serie animata di Batman, dove la criminale Baby Doll è senza dubbio un omaggio alla stessa Temple. L’ultima curiosità riguarda il “sodalizio” con Walt Disney, visto che la stessa è apparsa sotto forma di cartone animato in due diversi cortometraggi negli anni trenta. Tra l’altro, nel 1939, fu proprio Shirley a premiare con l’Oscar il film Biancaneve e i sette nani. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SHIRLEY TEMPLE, DA SALVADOR DALÌ A WARHOL PASSANDO PER I BEATLES: QUANTE CURIOSITÀ
Sono tante, tantissime le curiosità legate a Shirley Temple, l’attrice americana che viene oggi celebrata da Google con apposito Doodle. Il suo nome, ad esempio, è legato strettamente al mondo dell’arte, a cominciare dal fatto che un celebre quadro di Salvador Dalì rappresenti proprio Shirley come una sfinge, e si chiama per l’appunto “Shirley Temple, il più giovane mostro sacro del cinema”. Andry Warhol, altro immenso artista, faceva invece parte da bambino del club di Shirley Temple polacco, e aveva ricevuto una lettera autografata dalla stessa attrice.
Nella stanza dello straordinario artista a stelle e strisce, in una parete vicino al crocifisso, c’è un collage di ritratti di Shirley, e non è da escludere che si tratti della prima vera opera dello stesso. Altra curiosità, infine, riguardante la mitica copertina di uno degli album più famosi della storia, leggasi “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles, e in cui Shirley Temple è l’unico personaggio che appare due volte: la sua sagoma di cartone, infatti, viene mostrata attorno a George Harrison, ma anche come bambola sulla cui maglietta viene riportata la frase ironica “Welcome The Rolling Stones”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SHIRLEY TEMPLE, RICCIOLI D’ORO FU LA PRIMA A PARLARE PUBBLICAMENTE DEL CANCRO AL SENO
E’ bene ricordare ogni tanto l’immensa attrice Shirley Temple e oggi possiamo farlo sfruttando l’omaggio di Google all’enfant prodige a cui ha dedicato un Doodle speciale. Oltre ad essere ricordata per le sue numerose interpretazioni cinematografiche, come ad esempio Riccioli d’Oro, viene anche spesso e volentieri citata per essere stato il primo personaggio noto ad aver parlato pubblicamente della sua malattia, il tumore al seno.
A spiegarlo è stata l’attrice Barbara Barrie, che parlando con l’American Cancer Society, intervista apparsa sul sito della stessa società, aveva raccontato: «Shirley Temple è stata la prima persona a dire sulla televisione nazionale “Io ho avuto un tumore al seno”. Non è stata Betty Ford, ma Shirley Temple, una della più grandi star che il mondo abbia mai avuto. Inoltre, lei fu così coraggiosa in quanto la gente non diceva mai “cancro” e non diceva mai “seno” in pubblico. Lei lo ha detto. La gente non se lo ricorda, ma lei lo ha fatto». Nel 1999 Shirley Temple era apparsa sulla copertina del prestigioso periodo People con il titolo “Picture Perfect”, che tradotto significa “Foto perfetta”, e nello stesso anno è finita sempre in copertina per uno speciale servizio dal titolo “Sopravvivere al tumore al seno”. Ha inoltre ricevuto il premio Kennedy Center Honors, sempre datato 1999. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SHIRLEY TEMPLE, L’ENFANT PRODIGE DI HOLLYWOOD NELLA TOP 50 DEI PIÙ GRANDI DI SEMPRE
Shirley Temple viene celebrata oggi da Google con un originale Doodle. Un omaggio doveroso in quanto l’attrice nata a Santa Monica nel 1928, è considerata una delle più grandi di sempre nel mondo del cinema. A conferma di ciò, la classifica stilata nel 1999 dall’American Film Institute, l’AFI’S 100 Years, 100 Stars, in cui vengono individuate le migliori attrici e i migliori attori americani che hanno debuttato sullo schermo prima degli anni ’50.
Ebbene, la bella e brava Shirley Temple è stata inserita al 18esimo posto, in coppia con James Dean, senza dubbio un omaggio di prestigio per “riccioli d’oro”. La Temple è considerata una delle più grandi enfant prodige della storia del cinema, non soltanto di quello americano, e quando recitava interpretava quasi sempre delle bambine molto dolci ma anche molto “sveglie” e sagge, considerando la loro età. Dei bimbi si può dire “maturi” quindi, che la stessa attrice ha saputo portare sullo schermo a meraviglia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SHIRLEY TEMPLE, LA LEGGEREZZA CHE HA TOLTO L’AMERICA DALLA (GRANDE) DEPRESSIONE
Shirley Temple è la protagonista del Doodle di oggi che si può vedere sull’home page di Google, dove il più celebre motore di ricerca di internet rende omaggio all’attrice, cantante, ballerina e diplomatica americana, una vera e propria icona dell’America tra le due Guerre Mondiali. Non solo la Shirley Temple ha aiutato milioni di americani a superare le difficoltà della Grande Depressione, come prima attrazione al botteghino di Hollywood, ma in seguito ha anche condiviso il suo carisma con tutto il mondo attraverso il suo lavoro instancabile nelle relazioni internazionali. Il Santa Monica History Museum ha aperto “Love, Shirley Temple“, una mostra speciale con una collezione di suoi rari cimeli, che ha riscosso un grande successo ed è diventato da quando è stato istituito, nel 2015, una tappa obbligata per tutti gli americani che vogliono rendere omaggio all’attrice che è rimasta una bambina capace di cantare e ballare e regalare un sorriso nei cuori di tutti gli appassionati di cinema d’epoca.
SHIRLEY TEMPLE, L’OSCAR RICEVUTO A SOLI 6 ANNI
Shirley Jane Temple nacque il 23 aprile 1928 a Santa Monica, California, e iniziò prendere lezioni di danza alla tenera età di tre anni. Con le sue caratteristiche fossette, i riccioli biondi ad anelli e una forte etica del lavoro nonostante la giovanissima età, conquistò l’America intera quando ottenne un ruolo nel musical “Stand Up And Cheer” del 1934. La Temple recitò in una dozzina di film solo nel 1934, tra cui “Bright Eyes”, dove eseguì quella che divenne una delle sue più famose routine “On the Good Ship Lollipop”. Prima ancora di raggiungere i dieci anni d’età, Shirley Temple era già diventata una delle attrici più popolari del cinema americano – diventando addirittura la prima star bambina a ricevere un Oscar a soli sei anni. Un altro evento che ha contribuito a renderla un mito non solo agli occhi degli Stati Uniti, ma in quelli di tutto il mondo che avevano iniziato a importare i suoi film e a rendere la sua fama grandissima anche oltreoceano. Nel 1942, il talento senza precedenti della Temple passò dal grande schermo all’etere come protagonista di “Junior Miss”, una sitcom radiofonica su un’adolescente che cresce a New York City, riuscendo anche in questo caso a precorrere i tempi. Continuò a recitare in film durante la sua adolescenza e a 22 anni si ritirò dall’industria cinematografica come icona di Hollywood.
SHIRLEY TEMPLE, L’IMPEGNO SOCIALE DURATO UNA VITA
Nel 1958, Shirley Temple si ritrovò nel ruolo di narratrice nell’omonimo “Shirley Temple’s Storybook“, una serie televisiva per bambini che adattava storie per famiglie, a volte anche riprese dal vivo. Questa antologia di breve durata segnò la sua ultima incursione nell’intrattenimento americano prima del suo passaggio al servizio pubblico a tempo pieno. Con una devozione che è andata avanti per tutta la vita per migliorare la vita degli altri, Shirley Temple fu nominata ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite nel 1969. La sua carriera politica ha incluso battaglie dedicate all’ambientalismo con grande fervore, rappresentando la sua nazione nel 1972 alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano. In riconoscimento dei suoi successi diplomatici, che includevano il fatto di essere la prima donna capo del protocollo al Dipartimento di Stato, è stata nominata ufficiale onorario del servizio estero nel 1988. Nel 2006, la Screen Actors Guild ha conferito a Shirley Temple il suo Lifetime Achievement Award, il più alto riconoscimento dell’organizzazione.