A processo con rito immediato Shiva, all’anagrafe Andrea Arrigoni, accusato di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. Il trapper era stato arresto dalla polizia lo scorso ottobre. Un video lo aveva ripreso a Settimo Milanese, la sera dell’11 luglio 2023, mentre reagiva a un’aggressione davanti alla sua casa discografica. Armato di pistola, Shiva avrebbe sparato alle gambe a due giovani esperti di arti marziali. Il gip Stefania Donadeo, su richiesta degli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, nel febbraio scorso concesse i domiciliari al trapper, con milioni di follower sui social, che è stato scarcerato. Ora il giudice, su richiesta del pm Daniela Bartolucci, ha disposto il processo con rito immediato.



Come riportato dall’Ansa, il dibattimento, senza udienza preliminare, comincerà il 17 aprile davanti all’ottava sezione penale di Milano. Secondo la difesa, Shiva «non ha fatto altro che difendersi dalle violente aggressioni» dei due lottatori di Mma vicini al rapper Rondo Da Sosa. L’artista 24enne è pure indagato dalla procura di Ascoli Piceno, insieme ad altri cinque giovani, per una rissa scoppiata a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto scorso. Recentemente il giudice di Ascoli ha poi attenuato la misura cautelare dei domiciliari con l’obbligo di dimora.



SHIVA A PROCESSO IMMEDIATO: GLI SPARI DOPO L’AGGUATO

Era il pomeriggio dell’11 luglio quando Shiva tornava con l’auto nel parcheggio della sua casa discografica Milano Ovest di via Cusago a Settimo Milanese. Poco dopo, i lottatori di Mma Alessandro Rossi e Walter Pugliesi, a volto coperto, entrarono nel parcheggio inseguendo il trapper, come ricostruito da Fanpage. A quel punto, Shiva entrò nella struttura, dove uscì poco dopo impugnando una pistola calibro 9×21. Vedendo l’arma, i due lottatori scapparono, ma Shiva sparò contro colpendogli alle gambe. I legali di Shiva sostengono che il trapper si sarebbe difeso dall’aggressione, chiedendo che l’accusa venisse derubricata a eccesso colposo di legittima difesa alla luce del fatto che il trapper sparò alle gambe, non ad altezza d’uomo. Ma la gip nel rinvio a giudizio con processo immediato ha confermato l’accusa di tentato omicidio e di porto abusi d’arma da fuoco.

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