Shiva condannato, ecco tutte le accuse mosse al trapper
A quasi esattamente un anno di distanza si sta per chiudere la vicenda legale che ha coinvolto il trapper milanese Shiva – all’anno Andrea Arrigoni -, accusato di tentato omicidio dopo aver sparato in pieno giorno a Settimo Milanese a due persone: dal conto suo (ma ci arriveremo dopo) continua a dirsi innocente, sostenendo di essersi solamente difeso da quella che era – a tutti gli effetti – un’aggressione; ma a quanto pare il Tribunale di Milano la pensa diversamente. Proprio oggi – infatti – Shiva è comparso davanti ai giudici dell’ottava sezione penale per il processo con rito abbreviato e dopo un breve dibattimento con legali e teste è stato condannato a 6 anni e mezzo (precisamente 6 anni, 6 mesi e 20 giorni).
Insomma, il tribunale avrebbe accolto la richiesta a 7 anni di reclusioni presentata dall’accusa e dai Pm milanesi, scontano al trapper alcune settimane grazie all’attenuante del risarcimento del danno alle vittime; ma la corte ha rigettato le altre due attenuanti chieste dai legali di Shiva, ovvero le cosiddette generiche e quella della provocazione da parte delle vittime. Tra le accuse mosse – oltre ai già citato tentato omicidio – ci sono anche la detenzione illecita e la ricettazione di arma da fuoco; entrambe accuse mai contestate dal rapper e dai suoi legali che – d’altra parte – si erano fermamente opposti all’ipotesi omicidiaria.
Cosa è successo al trapper Shiva condannato: dall’aggressione a Settimo Milanese, fino agli spari
Il trapper Shiva (insomma) è stato condannato e dovrà scontare almeno 6 anni di reclusione, anche se si può ipotizzare che il tribunale – sulla falsa riga di quanto deciso già lo scorso febbraio – gli riconfermerà gli arresti domiciliari; ma ancora prima dovremo attendere il risultato del già promesso ricorso perché – spiega l’avvocato Marco Campora – “abbiamo dimostrato con una consulenza balistica che tutti i colpi sono stati sparati verso il basso“, incoerentemente con l’ipotesi che Shiva abbia sparato per cercare di uccidere i suoi aggressori.
Facendo un passo indietro, i fatti risalgono allo scorso 11 luglio 2023 quando il trapper si trovava all’interno del suo studio di registrazione Milano Ovest di Settimo e nel pomeriggio è stato raggiunto da Alessandro Maria Rossi e Walter Pugliesi, due lottatori professionisti di MMA. Questi avrebbero tentato di aggredirlo, ma Shiva ha estratto una pistola e sparato quattro colpi in loro direzione: uno dei due è stato solamente sfiorato da un proiettile, mentre l’altro era stato colpito in piena gamba; ma entrambi sono sopravvissuti e – parrebbe – non hanno sporto denuncia. Dietro alla tentata aggressione ci sarebbe un’antica rivalità tra il trapper e il collega/antagonista Rondo Da Sosa che aveva assoldato i due lottatori per vendicarsi di alcuni insulti che gli erano stati rivolti sul web dal suo avversario.