Il rapper Shiva ancora nei guai: raggiunto da un’altra ordinanza di custodia cautelare dopo l’arresto con l’accusa di tentato omicidio che lo avrebbe visto finire in cella in merito alla sparatoria del luglio scorso, davanti alla sua casa discografica nel Milanese, in cui furono ferite due persone. Il 24enne, riporta Il Giorno, secondo il nuovo impianto accusatorio risulterebbe coinvolto in una violenta rissa registrata a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, sfociata nell’accoltellamento di un ragazzo.



Shiva, al secolo Andrea Arrigoni, è attualmente recluso perché accusato di aver sparato a due giovani che, secondo la ricostruzione, avrebbero tentato un’aggressione ai suoi danni nel parcheggio antistante il suo studio. Il nuovo provvedimento di custodia cautelare in carcere sarebbe stato disposto a carico del rapper e di altre quattro persone relativamente a un episodio dello scorso 30 agosto: stando a quanto emerso, in quella occasione, almeno tre giovani sarebbero rimasti feriti e sarebbe spuntato un coltello. Arma che, secondo la ricostruzione riportata dallo stesso quotidiano, per l’accusa sarebbe stata usata dal rapper per colpire più volte una persona estranea alla rissa. Nei prossimi giorni l’interorgatorio davanti al gip. Le indagini, condotte dalla Procura di Ascoli Piceno, anche in questo caso, come per la sparatoria costata l’accusa di tentato omicidio al cantante 24enne, avrebbero trovato un prezioso contributo non solo nelle testimonianze di alcuni presenti ma anche nell’analisi delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza della zona.



Shiva in carcere con l’accusa di tentato omicidio, le nuove accuse

L’indagine della Procura di Ascoli Piceno sulla rissa con accoltellamento a San Benedetto del Tronto arriva dopo quella milanese sulla sparatoria avvenuta a Settimo Milanese la sera dell’11 luglio scorso, davanti alla casa discografica del rapper, durante la quale due giovani rimasero feriti da colpi di arma da fuoco alle gambe. Shiva sarebbe stato quindi raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere (dove già si trova per la vicenda della sparatoria) e nell’ambito dell’inchiesta sulla rissa del 30 agosto scorso sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari per altre quattro persone. 



Il gruppo sarebbe ritenuto responsabile di aver preso parte a un violento scontro fisico con alcuni giovani, tre dei quali rimasti feriti con lesioni giudicate guaribili tra i 10 e i 35 giorni, durante il quale sarebbe stato usato un coltello. A impugnarlo, per colpire ripetutamente una persona, secondo l’accusa sarebbe stato proprio il rapper Shiva. Le indagini di Ascoli Piceno, riporta Ansa, sono state condotte dagli agenti del Commissariato di San Benedetto e si sono servite del contributo di testimonianze e immagini della videosorveglianza del posto. L’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli avrebbe condotto gli accertamenti medico legali su delega della stessa Procura. L’emissione dei provvedimenti di custodia cautelare, quattro ai domiciliari e uno in carcere (quello che avrebbe raggiunto Shiva), sarebbe stata decisa perché ritenuto sussistente il pericolo di reiterazione dei reati.