Shiva e il primo incontro con il figlio

Shiva è diventato papà per la prima volta da pochi giorni, ma non aveva ancora avuto la possibilità di vedere il bambino. Quando la compagna Laura Maisano ha partorito, Shiva era già in carcere, a San Vittore, con l’accusa di tentato omicidio, per avere sparato in un agguato, il 26 ottobre, a Settimo Milanese. Andrea Arrigoni, questo il vero nome del rapper, ha avuto la possibilità di vedere il suo bambino in carcere e conoscere il frutto del suo amore con Laura.



Ad annunciarlo è stata proprio la compagna del rapper che, su Instagram, ha pubblicato una foto in cui tiene tra le braccia il suo bambino e una lunga didascalia in cui spiega di aver immaginato tante volte il viso del suo piccolo i cui occhi sono uguali a quelli del papà.

Le parole di Laura Maisano, la compagna di Shiva

“Draco, piccolo amore mio, così piccolo non sei perché il tuo amore mi sta completamente riempiendo l’anima. Io non ho mai sentito il mio cuore battere così e in mezzo a questa nuvola passeggera hai regalato tu a noi la vita portandoci il sole più caldo in uno dei mesi più freddi, tu sei la nostra magia e noi, grazie a te siamo più forti che mai. Sei stato così tanto desiderato che abbiamo fatto fatica a crederci, perché quando i sogni sono così forti sembra sempre così complicato raggiungerli. Ti abbiamo protetto per mesi, riservandoti solo per noi, per la paura che qualcosa potesse andare storto, ma tu sei stato un bambino meraviglioso fin da subito che non ha mai fatto preoccupare di niente”, comincia così la lunga lettera di Laura al suo bambino.



“Tu sei stato una sorpresa, una scoperta magnifica e non abbiamo mai pensato per un solo istante che avremmo potuto fare a meno di te. Così, il 25/11/2023 alle 22:43 ti appoggiano sul mio petto ed io solo in quell’istante ho realizzato che non eri un sogno perchè eri tra le mie braccia. Ho provato a disegnare le linee del tuo viso per mesi mentre eri dentro me, senza mai trovare un volto, ma tu sei esattamente come ti ho sempre sognato, sei identico al tuo papà e quando finalmente ti ho accompagnato nelle sue braccia e i vostri occhi così uguali si sono guardati per la prima volta ho perdonato tutte le notti insonni di questa brutta esperienza, guardando al futuro e credendo fermamente che tutto questo finirà, perché vedi, il nostro amore può superare quelle quattro mura e qualsiasi altra barriera, perché per l’anima non ci sono divisioni, il filo che ci unisce è indistruttibile e tu, sei la chiave di ogni porta”, conclude.