Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, a Stasera Italia parla delle novità in Manovra: “Quando il Governo si è insediato, gli italiani si vedevano recapitate a casa circa 28 milioni di cartelle di pagamenti. C’è stato infatti il periodo di sospensione del Covid quindi l’Agenzia si era fermata non inviandole. Il problema che abbiamo subito affrontato è stato questo perché gli italiani non erano in grado di pagare questi importi ma le imposte andavano pagate, quindi nessun condono”.
Per il politico, “il carico delle sanzioni è assolutamente esagerato. Da noi in materia di Iva si va dal 120 al 240%. Si aggiungono cifre assurde che molti contribuenti non erano in grado di pagare. Così il governo ha deciso di far pagare l’imposta, riducendo la sanzione al 5% e dando una dilazione nel pagamento. Abbiamo ottenuto ottimi risultati e abbiamo incassato già 2 miliardi e 103 milioni da queste cartelle ma non solo. Anzi, dalle cartelle ancora dobbiamo vedere i risultati”.
Leo: “Rinnovata la riduzione del cuneo fiscale”
Secondo Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, “3 milioni e 800 mila contribuenti hanno dato adesione alla rottamazione Qater. Non sappiamo se arriverà un tesoretto perché non abbiamo fatto stime ma ho buone aspettative che rientrino questi soldi e che sia una cifra importante anche se non abbiamo numeri precisi”. Poi, sul cambiamento delle norme che riguardano le aliquote, spiega: “Prima avevamo 4 scaglioni. Ora abbiamo portato le aliquote a 3 perché questa è una misura collegata alla riduzione del cuneo fiscale. Abbiamo voluto rinnovare la riduzione del cuneo fiscale in modo che buona parte di quello che si dava poi venisse ripreso dal Fisco. Abbiamo voluto lavorare insieme”.
Il viceministro prosegue: “Uso spesso uno slogan: dobbiamo passare dal complesso al semplice. Oggi le dichiarazioni dei redditi si compongono di circa 1000 page: Guerra e Pace ha circa 1500 pagine. Dobbiamo semplificare e rendere semplice anche l’esame dei documenti”. Oggi, tra Fisco e cittadino c’è un rapporto diverso: “Deve esserci un dialogo. Si può accedere così al concordato preventivo biennale. Se ci si accorda su un certo ammontare di reddito e di imposta da pagare, si esauriscono le tasse da pagare in un biennio. Questo riguarda anche chi ha P. Iva forfettaria”. Infine, un obiettivo futuro: “Le cedolari secche per il commerciale”.