Il proprietario di una Tesla si è fatto impiantare un chip sotto la pelle della mano destra che gli consenta di aprire il suo veicolo senza affidarsi per forza al suo smartphone, le cui prestazioni in termini di Bluetooth non risulterebbero essere sempre efficaci. Brandon Dalaly – questo il nome del protagonista di questa vicenda – ha pubblicato un video su Twitter in cui è stato immortalato mentre si faceva impiantare un minuscolo chip VivoKey Apex, in grado di utilizzare la tecnologia, nota come protocollo di comunicazione near-field, che rende possibile l’accesso senza chiave nelle camere degli hotel.



La procedura è avvenuta una settimana e mezzo fa ed è stata gestita da un piercer professionista che ha utilizzato un ago apposito e ha anestetizzato l’area con lidocaina. L’intero processo, chip e procedura, è arrivato a costare 400 dollari. Come riporta il “Mail Online”, Dalaly ha risposto a un utente che il chip per aprire la Tesla è “utile, perché la gestione dell’alimentazione Bluetooth del mio telefono è così difficoltosa che non sempre sblocca l’auto. Quindi questo aiuta in quei casi”.



CHIP SOTTOPELLE PER APRIRE LA TESLA (VIDEO): È IL SECONDO CHE DALALY SI FA IMPIANTARE

Dalaly è in un gruppo beta di circa 100 persone che stanno testando il prodotto che può essere utilizzato per controllare una serie di dispositivi, non solo le auto Tesla, ha detto ai microfoni di “Teslarati” e per giunta questo è il secondo chip che si fa impiantare sottopelle: il primo corrisponde alla chiave della sua casa e memorizza anche la sua scheda di contatto, informazioni mediche e altri oggetti simili. Quel chip può essere scansionato da qualsiasi telefono cellulare che poi rivela le informazioni e si illumina di un verde sotto l’epidermide quando viene scansionato.



Dalaly ha infine aggiunto: “L’idea era che avrei avuto la chiave di casa nella mano sinistra e la chiave della macchina nella mano destra”. Più comodo di così…