Un gruppo di 15 universitari romani ha tentato di ottenere in maniera furba il vaccino anti-covid. L’episodio è accaduto cinque giorni fa come riferisce il quotidiano Il Messaggero, con le matricole che spacciandosi per insegnanti, nonostante i rischi che si corrono, si sono presentate presso l’hub vaccinale della Nuvola, munite di certificato di prenotazione scaricato dal portale della regione. Il certificato era vero ma ovviamente i ragazzi non avevano i requisiti per effettuare l’operazione in quanto le vaccinazioni per il personale scolastico riguardano solo professori, bidelli e impiegati, non studenti.
I 15 hanno cercato di aggirare il sistema spacciandosi per professori, visto che il portale per la prenotazione del vaccino anti covid non chiede la professione ma solamente il codice fiscale e l’ateneo di appartenenza. Peccato però che il “gioco” sia durato ben poco, visto che, appena gli studenti si stavano alzano la camicia per farsi iniettare la dose di vaccino, medici e infermieri hanno iniziato ad insospettirsi, chiedendo di identificarsi. Inizialmente il gruppo ha riferito «siamo dell’università», per poi aggiungere «Scusate, avevamo capito male, pensavamo che si potessero vaccinare anche gli studenti…».
UNIVERSITARI FURBETTI A ROMA: “VERRANNO EFFETTUATE VERIFICHE A TAPPETO”
Ora vi è il sospetto che il caso dei 15 universitari non sia isolato, come purtroppo accaduto in altre parti d’Italia, e di conseguenza l’Asl Roma 2 ha avviato una serie di controlli per capire se vi siano stati altri tentativi. L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha invitato a tenere la guardia alta. «Le prenotazioni – ha spiegato l’esponente regionale – sono per i docenti delle scuole e dell’università e non per gli studenti over 18 che potranno farlo dal loro medico di famiglia quando arriverà il proprio turno. Verranno effettuate verifiche a tappeto». Rocco Pinneri, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, ha aggiunto: «Abbiamo controllato: nei nostri elenchi abbiamo un solo docente con 19 anni», ma il mondo è un po’ più variegato per quanto riguarda l’università, dove fra prof, assistenti e via discorrendo, i giovani non mancano. Ma con la guardia alta si scoveranno eventuali altri furbetti.