Essere condannati per tradimento è decisamente più facile nell’era digitale: non serve in più consumare l’atto sessuale con l’amante, ma basta smanettare un po’ troppo con il telefonino. Lo sottolinea il quotidiano Libero, che ha riportato due recenti sentenze della Cassazione e del tribunale di Reggio Calabria, che hanno addebitato la separazione al coniuge troppo smanettone. Un caso in cui era assente la prova concreta di un rapporto extraconiugale e di una relazione fisica, ma i magistrati calabresi hanno ritenuto sufficiente per la condanna lo stato di “single” su Facebook, e del “mi piacciono le donne”, sempre sul profilo Facebook dello stesso marito, in quanto “seppure non costituisce prova dell’esistenza di un rapporto extraconiugale è sicuramente indice di un comportamento lesivo della dignità e del decoro del proprio partner”.



La Suprema Corte ha così addebitato la separazione con tanto di condanna al mantenimento di circa un migliaia di euro, nei confronti di un pensionato, colpevole di essersi iscritto ad un sito di incontri nonostante fosse già sposato. A provarlo, le ricevute di pagamento del sito, mentre non vi era neppure l’ombra delle “corna”, ma semplicemente tanti clic e la voglia di un po’ di distrazione.



SI ISCRIVE A SITO DI INCONTRI, CONDANNATO PER TRADIMENTO: IL COMMENTO DI MION

“Non elogio certo chi preferisce un sito alla moglie – commenta Matteo Mion, il giornalista di Libero che ha riportato la notizia ‘scandalosa’ – perché meriterebbe un trattamento sanitario obbligatorio più che una condanna pecuniaria. Ciò detto, anche le decisioni surreali dei nostri magistrati non sono esenti da squilibrio: com’è possibile ritenere violato l’obbligo di fedeltà per un clic su Facebook senza nemmeno la dimostrazione in giudizio con documenti o testimonianze di una scopata di straforo?”. Mion invita quindi a distinguere un comportamento realmente fedifrago, da un bisogno di svago, di una “scappatella” virtuale, come fanno molti spesso e volentieri, anche perchè una separazione con tanto di assegno di mantenimento, uscita di casa e via discorrendo, può mettere in ginocchio un uomo o una donna che non godono di grandi finanze: “Le scaramucce fedifraghe su Fb, Instagram etc – conclude Mion – giuridicamente non valgono nulla, ma significano solo che fuori dalla porta c’è qualcuno migliore per te”.

Leggi anche

Chiara Petrolini, il datore di lavoro: "Con i miei figli era amorevole"/ "C'è qualcosa che non torna"