Il ruolo degli Usa e dell’Occidente intero sulla crisi in Ucraina nell’editoriale odierno di Domenico Quirico sulle colonne de La Stampa. Il celebre inviato di guerra ha posto alcune domande degne di nota, precisando di non volersi minimamente accostare all’ossessione anti-americana. “Gli Stati Uniti hanno sempre ragione? Si può essere Occidente senza la bandiera americana e senza il rito bizantino del bacio della pantofola al presidente di turno a Washington? Senza tradire il campo delle democrazie e mescolarsi a tagliagole e mezzi tiranni?”, i suoi quesiti. E poi l’analisi…



Domenico Quirico ha infatti rimarcato che la divaricazione tra la guerra degli europei e quella degli americani contro l’aggressione russa combattuta sul suolo ucraino si sta, giorno dopo giorno, allargando: “Divaricazione fatale e inevitabile poiché ben diversi sono i punti di partenza e gli scopi che europei ed americani si propongono”. Gli europei, infatti, si propongono l’obiettivo di salvare l’indipendenza dell’Ucraina (quella di prima del 23 febbraio), mentre gli americani “sono passati settimana dopo settimana dal progetto di un modello Afghanistan Anni Ottanta, limare con una lunga guerriglia ucraina il regime di Putin, alla più radicale tentazione di spazzar via la potenza russa come pericolo permanente”.



“Si può essere Occidente senza la bandiera americana?”: la stoccata di Quirico

Nel corso del suo intervento sul quotidiano torinese, Domenico Quirico ha ribadito che la guerra in Ucraina è una sciagura per gli europei, ma rappresenta ben altro per Washington: una imperdibile occasione di riaffermare una “iperpotenza” a cui sono giustamente affezionatissimi. L’esperto ha rimarcato che l’Ue ha il “privilegio” di poter condurre il controllo “strategico-democratico” dell’impero americano in condizioni di legittimità.

“Il tipo di guerra da condurre in Europa, i suoi limiti, li dobbiamo scegliere noi europei, che ne conosciamo i rischi e ne paghiamo il prezzo. E questo non significa affatto capitolazione o viltà di fronte alla prevaricazione putiniana”, ha rimarcato Domenico Quirico, ricordando il ruolo della Francia in questa fase, senza dimenticare che a Parigi l’antipatia verso gli americani è antica. E ha anche radici lontane, con De Gaulle che accusò Washington di non aver aiutato il suo Paese nel 1914 e nel 1940, per poi intervenire contro i tedeschi prima che si decomponesse come potenza internazionale…