Si è seduto su una panchina in pieno giorno a Roma, poi si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla testa. E’ accaduto questa mattina via Luigi Pirandello, a Casal Boccone (in zona Roma nord), dove intorno alle 10.30 sono sopraggiunte le forze dell’ordine e la polizia scientifica per tutti gli accertamenti del caso. Gli inquirenti hanno prontamente avviato le indagini per fare luce sulla drammatica vicenda anche se stando alle modalità di ritrovamento del corpo ormai senza vita dell’uomo, sulla sessantina, unitamente al ritrovamento di un biglietto di addio contenente le presunte ragioni del gesto, non ci sarebbero altri dubbi sul fatto che possa essersi trattato proprio di un suicidio. Gli investigatori, tuttavia, sono intenzionati a ricostruire le esatte dinamiche della vicenda che si è conclusa nel peggiore dei modi, con la morte dell’uomo che, come riporta Il Giornale, a quanto pare aveva il terrore di finire i suoi ultimi giorni all’interno di un ospizio. Sarebbero queste le motivazioni contenute nel biglietto contenente le sue ultime parole, prima di compiere il gesto estremo tra i passanti.
SI SIEDE SULLA PANCHINA E SI SPARA ALLA TESTA: SUICIDIO CHOC A ROMA
Un suicidio certamente particolare, come osservato dagli investigatori che indagano sulla morte dell’uomo romano. Le motivazioni riportate sul biglietto e la scelta di compiere il gesto estremo in una zona abbastanza frequentata piuttosto che appartata, hanno scatenato alcuni dubbi presso chi indaga. Lo sparo sarebbe stato udito intorno alle 9.30 di questa mattina. Poco prima alcuni testimoni avrebbero visto l’uomo aggirarsi in zona, percorrere la via nei pressi di un parco giochi, dove poi ha deciso di togliersi la vita, sedendosi su una panchina poco distante dalle altalena riservate ai più piccoli. Quindi ha estratto la pistola – regolarmente detenuta – ed ha premuto il grilletto proprio sotto lo sguardo interdetto dei passanti. Quando gli agenti ed i soccorritori sono giunti sul posto, per il sessantenne non c’era più nulla da fare. Il biglietto ritrovato vicino, le ultime parole prima di quel suicidio anomalo: “Ho paura di finire in un ospizio”. Sotto choc anche i familiari della vittima: “Papà potevi aspettare”, avrebbe detto come riporta Il Messaggero. Ed il figlio, come spiega Il Giornale, aveva già provveduto in mattinata a denunciare la sua scomparsa prima della drammatica notizia della sua morte.