Si è gettato nel fiume Adda vedendo la figlia di nove anni in difficoltà, ma è morto nel tentativo di portarla a riva. Il corpo senza vita di Angelo Belluscio, 47enne gruista di Calusco d’Adda, è stato rinvenuto ieri mattina, a diverse ore di distanza dalla tragedia. A mettere in salvo la piccola, grazie anche all’aiuto del padre poi deceduto, il pescatore rumeno Sorin Ursut, che non ci ha pensato due volte, e sentite le richieste di aiuto si è tuffato in acqua. “Pensavo che il signor Angelo ce l’avrebbe fatta, invece – racconta oggi a IlGiorno il salvatore – non riesco a darmi pace”. Quindi Sorin ha descritto l’episodio: “E’ accaduto tutto in pochi secondi. La bambina che finisce in acqua, il padre che si lancia per prenderla e il loro grosso Amstaff che li segue. È stato istintivo: mi sono tolto le scarpe, mi sono buttato e ho puntato subito sulla bambina. Avevo paura di quel grande cane, invece quando ha visto che stavo cercando di salvare la sua padroncina, mi è venuto dietro, quasi a controllare che tutto andasse bene. Ho afferrato la bimba e mi sono riportato a riva, ma ero esausto”. Non ce l’ha fatta invece a salvare il padre, nonostante fosse a soli 3 metri dalla riva: “I loro occhi e le urla non li scorderò mai. La figlia era disperata: mi ha chiesto di portarla in cima alla collina per vedere il padre che correva via. Mi ha strappato il cuore. Purtroppo, l’Adda non perdona”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SI TUFFA NELL’ADDA PER SALVARE FIGLIA: MORTO 47ENNE, CORPO RITROVATO DOPO UN GIORNO
E’ stato trovato questa mattina il corpo senza vita di un uomo, Angelo Belluscio, padre 47enne il quale nella giornata di sabato si era tuffato nelle acque del fiume Adda nel tentativo di salvare la figlia di appena 10 anni in difficoltà mentre faceva il bagno. Un tentativo che però si era subito trasformato in tragedia dal momento che l’uomo era stato trascinato via dalla corrente, sparendo nel nulla. Prontamente erano iniziate le operazioni di ricerca da parte degli uomini dei vigili del fuoco del comando provinciale di Monza, assieme ai sommozzatori di Milano, fino però alla notizia drammatica giunta nelle passate ore e resa nota dall’agenzia di stampa Ansa. Il corpo ormai senza vita di Angelo Belluscio è stato individuato a Trezzo sull’Adda, in provincia di Monza, a circa due chilometri di distanza dal luogo della tragedia, ovvero a Cornate D’Adda, in provincia di Bergamo. Per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. Le ricerche nelle ore precedenti al ritrovamento, si erano compiute in tutta la zona a valle del luogo dell’incidente.
SI TUFFA NELL’ADDA PER SALVARE FIGLIA: ANGELO BELLUSCIO
La notizia choc della morte di Angelo Belluscio, purtroppo era nell’aria dopo che l’uomo era sparito travolto dalla corrente del fiume Adda mentre tentava di mettere in salvo la faglia di 10 anni. Nella giornata di ieri, sabato 20 giugno, l’uomo e la figlia si trovavano in riva al fiume quando, intorno alle 18.30, la piccola avrebbe iniziato a manifestare qualche difficoltà mentre si trovava in acqua forse a causa delle correnti. Per tale ragione il padre si sarebbe tuffato per soccorrerla ma a sua volta, colto alla sprovvista, è stato trascinato da una grossa massa d’acqua mentre tentava di mettere in salvo la piccola. A quel punto si è tuffato un secondo uomo, un pescatore che aveva assistito all’intera scena e con non poche difficoltà è riuscito a trarre in salvo la bambina, perdendo però di vista il padre. Sull’incidente, come spiega Fanpage.it, sono attualmente in corso le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Bellusco e di quelli della compagnia di Vimercate. La bambina dopo l’incidente è stata trasportata in ospedale per essere visitata e successivamente affidata alla madre.