Voucher baby sitting e congedi parentali saranno contenuti nel prossimo decreto Sostegni: ad annunciarlo è stato il ministro Elena Bonetti, intervenuta nelle scorse ore in replica a due differenti interrogazioni, a firma rispettivamente del Pd e di Italia Viva. “Ringrazio gli onorevoli interroganti per darmi modo di anticipare, nella sede istituzionale del Parlamento, quanto il Governo intende realizzare per sostenere le famiglie, che ancora una volta sono messe in una situazione di grande difficoltà a causa degli interventi dettati dalle esigenze di contenimento del virus Covid-19”, ha dichiarato Bonetti.
“Il Governo sta lavorando per reintrodurre nel decreto Sostegni di prossima emanazione diverse misure di supporto per i compiti di cura e educazione dei figli – ha aggiunto –. In caso di impossibilità a ricorrere al lavoro in modalità agile, per i lavoratori dipendenti verrà reintrodotto il diritto a un periodo di congedo straordinario di durata corrispondente alla sospensione dell’attività didattica in presenza, anche in caso di quarantena, con un’indennità pari al 50% della retribuzione per i genitori di figli minori di anni 14 e di figli con disabilità grave, e senza indennità nel caso di genitori di figli di età compresa fra 14 e 16 anni. Inoltre, per i lavoratori autonomi e per quelle categorie più fortemente impegnate in prima linea nel contrasto all’epidemia, come i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario e le forze dell’ordine, verrà reintrodotta la dotazione di voucher per l’acquisto di servizi di cura e servizi educativi”.
VOUCHER BABY SITTING E CONGEDI PARENTALI, BONETTI: “IL GOVERNO VUOLE AIUTARE LE FAMIGLIE”
In merito al tema voucher baby sitting e congedi parentali, il ministro Bonetti ha quindi aggiunto: “In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, si prevede il diritto per i genitori di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro”. La diretta interessata ha peraltro rivelato di essere al lavoro affinché gli eventuali periodi di congedo parentale di cui agli articoli 32 e 33 del decreto legislativo 151/2001, fruiti dai genitori durante i periodi di necessità sopra citati, siano convertiti nel congedo straordinario e non computati né indennizzati a titolo di congedo parentale. “Infine – ha concluso –, per i lavoratori autonomi e i lavoratori impegnati in prima linea nel contrasto all’epidemia come le forze dell’ordine e i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario, stiamo lavorando per reintrodurre la corresponsione di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting o servizi educativi. Nessuno deve essere lasciato solo“.