Non si placano le polemiche sul coprifuoco in seno al governo, e lo si è visto anche durante la puntata odierna di Agorà, su Rai Tre, quando il sottosegretario all’interno in quota Movimento 5 Stelle, Sibilia, e Rixi della Lega, hanno discusso a distanza sulla misura di restrizione. Sibilia ha cercato di fare chiarezza, spiegando: “Io vorrei che innanzitutto che ci si dimenticasse delle polemiche e si tornasse a parlare di quelle che sono le priorità del paese. Io tra i primi sono stato favorevole ad un prolungamento del coprifuoco fino alle 23, poi la cabina di regia, ascoltando i pareri del Cts e prendendo una decisione collegiale di governo, ha deciso che il coprifuoco fosse fino alle 22”.



Quindi Sibilia ha precisato sull’orario: “Mi sono immaginato la scena del cittadino che viene fermato alle 22:30 dalla pattuglia della Polstrada che fa il controllo e mostra alla pattuglia lo scontrino del ristorante alle 21:59, tutto in orario, ma non può essere una giustificazione al ritorno tardivo; sono intervenuto per chiarire questo aspetto, dopo alcune parole che potrebbero essere fraintese. Per non alimentare inutili tensioni sociali che già chiaramente ci sono viste le pandemie, è inutile aggiungerne altre. Se ci sono interpretazioni da dare è evidente che deve darle il ministro dell’interno, quindi chiariamo una volta per tutte: alle ore 22:00 si deve essere a casa con le leggi attuali, su queste non ci sono divisioni e non ci devono essere”. Quindi ha rivolto una frecciata al collega Rixi: “Coprifuoco alle 22:00? Anche la Lega è in cabina di regia…”, come a dire che il partito di Salvini sembra fosse favorevole alla misura sul coprifuoco



SIBILIA: “FORZE DELL’ORDINE HANNO FATTO 47 MILIONI DI CONTROLLI”

Sui controlli: “Abbiamo fatto 47 milioni di controlli quest’anno, le forze dell’ordine hanno lavorato benissimo, abbiamo dato 800 milioni di euro per il trasporto pubblico locale e il Pnrr prevede 32 miliardi di euro per le scuole, un futuro quindi di maggiore serenità, ci sono note positive, si è lavorato tanto, vedo nel futuro un’Italia che riesce a correre”.

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