In Liguria è allarme siccità ed il Comune di Baiardo ha deciso di assumere un rabdomante, ovvero un esperto nel “trovare sul terreno la presenza di acqua, di metalli preziosi o di tesori nascosti, attraverso le vibrazioni di una bacchetta forcuta, tenuta orizzontalmente con le mani per le due estremità”. L’obiettivo, come riportato dall’agenzia di stampa Ansa, in questo caso, è proprio quello di scovare nuove fonti di approvvigionamento idrico nel territorio sanremese.



Un mese fa, a optare per questo “metodo sensoriale agricolo”, era stato anche il confinante Comune di Apricale. I risultati avrebbero spinto la vicina amministrazione comunale a compiere la medesima scelta, affidandosi alla stessa persona. Si tratta di Renato Labolani, che pare abbia già trovato due punti al di sotto dei quali dovrebbero esserci delle sorgenti durante un primo sopralluogo. Per comprendere se esse sono utilizzabili o meno, tuttavia, sarà necessario scavare e fare nuovi approfondimenti.



Siccità in Liguria: a Baiardo ingaggiato rabdomante, ma il Cicap ha dubbi sul metodo

Il Comune di Baiardo, sulla scia di quello di Apricale, non ha avuto dubbi dunque nell’ingaggiare un rabdomante per contrastare la siccità in Liguria. In particolare, come riportato da Ansa, la scelta è ricaduta su Renato Labolani proprio per la sua notorietà nel settore: in passato avrebbe operato con successo in un terreno appartenuto alla contessa Francesca Vacca Augusta a Portofino e avrebbe inoltre collaborato con Silvio Berlusconi.

Il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP), fondato nel 1989 da Piero Angela e altri scienziati, tuttavia, da decenni nutre dei dubbi sulla reale efficacia della rabdomanzia, che “non è dimostrata” a differenza di quanto avvenuto per altre discipline come quella della “idrogeologia”. Gli esperimenti condotti dagli esperti con il metodo in questione pare non abbiano mai dato risultati positivi. In fase di valutazione del lavoro, infatti, le persone che se ne sono occupate hanno sempre addotto a influenze esterne presenti nella zona di indagine.