La regione Sicilia tornerà da oggi in zona gialla per via del forte aumento dei contagi delle ultime settimane, ma soprattutto, per via dei ricoveri in terapia intensiva e in area medica che hanno superato le soglie critiche. Il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, in vista della reintroduzione delle restrizioni, a cominciare dalla mascherina all’aperto, si dice preoccupato: “Sa quale è il vero problema? Che le persone non vogliono più indossare la mascherina – ha rilasciato ai microfoni di Adnkronos – noi cerchiamo di essere presenti, soprattutto nelle zone dove è più alta l’affluenza di turisti, o nelle località balneari, o ancora dove si creano assembramenti per alcuni locali la sera. Ma non è semplice. In tanti ormai sono orientati a non indossare la mascherina, con l’equivoco di chi non la porta perché vaccinato”.
Il prefetto palermitano sottolinea come i controlli vengano effettuati in maniera quotidiana: “Noi i controlli li facciamo sempre – ha proseguito – sono circa duemila i controlli al giorno, e oltre 50 mila i controlli eseguiti solo ad agosto. E’ evidente che in una città e una provincia come Palermo dove accadono episodi di ogni genere, le forze dell’ordine devono essere sempre presenti. I controlli vanno fatti nei locali, nelle attività economiche, cose che facciamo regolarmente”. In totale sono stati eseguiti più di mezzo milione di controlli nella sola provincia di Palermo.
SICILIA IN ZONA GIALLA, PREFETTO DI PALERMO: “LE PERSONE DEVONO SEGUIRE LE REGOLE”
“La violazione della norma di indossare la mascherina – ha proseguito ancora il Prefetto – può essere cosi diffusa ed è difficile da controllare. Noi siamo nei luoghi in cui c’è più affollamento, continuiamo questa attività che non è semplice. Dove si radunano le persone che richiedono dispositivi abbastanza significativi. Poi ci sono manifestazioni che si svolgono e che devono essere autorizzate e che determinano una disposizione di sicurezza”.
Forlani sottolinea come le autorità siano presenti, ma “Dipende dalle persone che devono seguire le regole”. E ancora: “Non possiamo però stare appresso a tutti, possiamo presidiare le zone più intense, dove ci sono più turisti ad esempio e e le attività commerciali. Noi dobbiamo evitare che si creino affollamenti e per fare questo non può essere un poliziotto solo a farlo, noi concentriamo la forza oltre le pattuglie che girano”. Nella giornata di venerdì scorso si è tenuto un incontro fra tutti i sindaci del distretto di Palermo in vista appunto del ritorno in zona gialla della Sicilia.