Il suo vero nome era Sidney Eudy, ma tutti lo conoscono come Sid Vicious. Il famoso wrestler è morto a soli 63 anni dopo aver combattuto per tanto tempo contro un tumore che non gli ha lasciato scampo. Idolo degli anni ’90, è stato capace di farsi amare da intere generazioni che lo hanno sempre chiamato con il suo soprannome, ispirato al cantante dei Sex Pistols. A dare l’annuncio della sua morte è stato il figlio Gunnar Eudy, avuto dalla moglie Sabrina Estes Eudy dalla quale è nato anche il primogenito Frank.



Sid Vicious era alto ben 2 metri e nella sua carriera sportiva è stato in grado di affrontare alcuni tra i campioni più temuti del mondo del wrestling, tra cui Hulk Hogan e Shawn Michaels. Il suo ingresso nel mondo dello sport è avvenuto nel 1989 e subito si è fatto riconoscere per il suo enorme talento firmando il suo primo contratto con la World Championship Wrestling. Solo due anni dopo nel 1991 è entrato nella WWE con il soprannome di Sid Justice, diventando arbitro alla SummerSlam. Sid Vicious, pseudonimo di Sidney Eudy ha lottato a Werstlermania contro Undertaker nel 1997.



Sid Vicious, i successi e l’infortunio che lo ha portato a fermare la carriera

I successi di Sid Vicious sono stati tantissimi. Il wrestler è stato per ben due volte campione di WCW e di WWE, oltre a ottenere il doppio titolo nell’USWA e diventando sette volte campione del mondo. La sua mossa più famosa è stata copiata da tantissimi del settore. La carriera di Sid Vicious è finita nell’anno di maggior successo, il 1991, a causa di un infortunio alla gamba nel colpire Scott Steiner. Da quel momento, purtroppo, non è più riuscito a riprendere a combattere.

L’annuncio del figlio sulla morte di Sid Vicious ha commosso tutti gli appassionati che seguivano assiduamente il wrestling negli anni ’90. Gunnar Eudy ha scritto su Facebook parole dolcissime: “Cari amici e parenti. Sono profondamente addolorato nel condividere che mio padre, Sid Eudy, è morto dopo aver combattuto contro il cancro per diversi anni“. Il figlio di Sid Vicious ha concluso dicendo che il padre era un uomo forte, gentile e pieno di amore: “I dettagli per un servizio commemorativo saranno condivisi a breve. Grazie per il vostro sostegno. Cordiali saluti, Gunnar Eudy“.