Continua il dibattito nella comunità scientifica, ma non solo, sulla sigaretta elettronica. Recentemente negli Stati Uniti è stato registrato il primo morto per una malattia legata all’uso di e-cig e Le Iene negli ultimi tempi hanno portato avanti un’indagine per chiarire i reali effetti dello svapo: gli esperti sono ancora divisi sulle e-cig, ma da New York arriva una testimonianza choc. Simah Herman ha 18 anni e due anni fa ha rischiato seriamente la vita per colpa delle sigarette elettroniche: a raccontarlo è proprio lei su Instagram, annunciando di voler intraprendere una campagna di mobilitazione contro le e-cig. Simah ha spiegato: «Circa due anni fa ho iniziato ad avere problemi di nausea terribile che si è trasformata in incapacità di mangiare, dormire e vivere normalmente. Due settimane fa ho iniziato ad avere difficoltà a respirare e nel giro di due giorni i miei polmoni sono collassati. Sono stata intubata a causa dello svapo».
SIGARETTA ELETTRONICA, IL DRAMMA DI SIMAH HERMAN
La giovane statunitense ha dovuto fare i conti con un’insufficienza polmonare, che l’ha costretta in bilico tra la vita e la morte: Simah, dopo aver affrontato il coma farmacologico, si è detta pronta ad una grande campagna di sensibilizzazione a proposito dei rischi legati allo svapo. La 18enne ha evidenziato di «aver svapato costantemente tutto il giorno, tutti i giorni» per due anni e di avere sempre preferito la sigaretta elettronica a quella tradizionale. Secondo Simah, la e-cig viene pubblicizzata come alternativa più sana al fumo ma «è falso: lo svapo può essere fatale sia che si tratti di nicotina che di vaporizzazione». La giovane ha concluso: «Sono stata fortunata i dottori non pensavano che ce l’avrei fatta. Non è facile smettere, la nicotina è una sostanza chimica molto potente, ma più svapi, più è probabile che tu finisca come me. Agisci, non lasciare il fumo vinca. Riprenditi la vita e smetti, non ne vale la pena, non lasciare che ciò accada».