Sigfrido Ranucci, storico conduttore di Report, programma di Rai Tre, è stato intervistato questa mattina dal programma di Rai Due, I Fatti Vostri. Le prime parole sono per la sua imitazione di Ubaldo Pantani a Quelli che il calcio: “Divertentissima ha colto l’essenza”. Sulla sua vita da bimbo: “Da bimbo volevo fare il medico, vivevo con i miei nonni, avevano problemi di salute, mio nonno, Sigfrido come me, lo vedevo con tutte le sue pillole, e quando mi vedeva mi chiedeva se le pillole sapevano dove dovevano andare, io mi assicuravo prendesse le giuste dosi. Poi un giorno passo davanti a via Teulada e dico scherzando che avrei lavorato un giorno lì dentro, avevo un’immagine della Rai di quelli che non facevano un ca*zo e invece…”.
Sulla sua passione per la moto: “Mamma era insegnante, ha passato molti dei suoi momenti ad insegnarmi come imparare a memoria poesia e narrazione e io oggi conduco senza gobbo, devo dirle grazie. Papà era un finanziere, uomo tutto ad un pezzo, mi ha insegnato legalità, a rispettare avversarie e regole. La passione della motocicletta? Mi portava nei campi quando avevo sei anni, lui spesso si rompeva qualcosa”. Sul suo vecchio ruolo da inviato della Rai: “Ero a Rai News 24, ci occupavamo di cose di cui non si poteva parlare come le armi chimiche a uranio impoverite”.
SIGFRIDO RANUCCI A I FATTI VOSTRI: “LA CONDUZIONE DI REPORT UNA SORPRESA”
Sigfrido Ranucci è quindi arrivato a Report, prima come inviato e poi come conduzione: “Fu una sorpresa, mi sono dovuto reinventare completamente. Milena Gabanelli mi ha detto che mi lasciava Report che era un po’ come suo figlio, ma che mi lasciava con l’insonnia”.
Sulla passione per le rose: “Ne avevo quasi 60, sono state le prime vittime di Report. Faccio lavoretti di casa? Si soprattutto nel mio paesino di origine, c’è una manutenzione costante da fare. Il mio ragù? Vieni a pranzo e ti faccio vedere. Il segreto è quello di mettere i sapori, non mischiarli nel sugo ma in una foglia di verza e lasciare che trasudino i loro sapori nel ragù”.