Cos’è Signal? Chi non lo sa se lo è chiesto ascoltando le ultime novità sull’omicidio di Luca Sacchi. Si tratta infatti dell’app di messaggistica usata dal giovane con la fidanzata Anastasiya Kylemnyk. La coppia comunicava usando questa chat sicura e cifrata. Lanciata nel 2014, questa app offre un sistema di messaggistica simile nelle funzioni di base a quello di WhatsApp e Telegram, di cui però è il concorrente meno fortunato. I due celebri servizi sono usati rispettivamente da 1,6 miliardi e 200 milioni utenti, secondo Statista, invece Signal non è nei radar delle app di messaggistica più quotate, tra cui si annoverano anche Facebook Messenger, WeChat e Snapchat. Ma Signal è comunque una chat di successo, anche grazie all’endorsement pubblico di Edward Snowden, noto per aver rivelato la macchina globale di sorveglianza del governo Usa. Signal non è l’unica app che offre la possibilità di proteggere una conversazione. Usa lo stesso protocollo end-to-end encryption di WhatsApp e Telegram (ma quest’ultimo solo nella funzione di chat privata), quindi garantisce la cifratura del messaggio da un dispositivo mittente ad uno ricevente.
SIGNAL, COS’È E COSA HA DI DIVERSO DA WHATSAPP E TELEGRAM
In questo modo il messaggio viene cifrato, quindi reso non intelligibile, al momento dell’invio, usando una chiave che lo rende decifrabile solo dal dispositivo ricevente. Chi intercetta il contenuto della comunicazione, senza possedere le chiavi dei due dispositivi, non può quindi conoscere il contenuto del messaggio. Ma allora quali sono le differenze tra Signal e WhatsApp e Telegram? Il codice sorgente della prima app è interamente pubblico e consultabile da chiunque. Questo vuol dire che chiunque può verificare che all’interno del software non ci sono backdoor, cioè errori di codice. Inoltre, i due dispositivi connessi con Signal possono confrontare i rispettivi codici, e questa è una seconda verifica. Gli sviluppatori di Signal garantiscono che sui loro server gli unici dati degli utenti archiviati sono quelli relativi al momento della creazione dell’account e al momento in cui è stato fatto l’ultimo accesso. Inoltre, permette di impostare una funzione per far scomparire un testo, o una foto, dopo che sono stati aperti. Il timer di questi “messaggi a scomparsa” va dai 5 secondi a una settimana. Allora i messaggi possono essere anche cancellati, senza lasciare tracce.