Significato testo Il ritmo delle cose di Rkomi, in gara a Sanremo 2025
Il testo Il ritmo delle cose è la canzone con cui Rkomi si presenta al Festival di Sanremo 2025, dopo aver già calcato il palco dell’Ariston nella sua prima partecipazione nel 2022 con Insuperabile. Tra le innumerevoli canzoni in gara, l’artista milanese porta in scena un testo elettro-pop che, come da lui raccontato a Tv Sorrisi e Canzoni, “vuole far muovere i piedi ma soprattutto il cervello“. Racconta infatti di un incastro di relazioni che genera un vero e proprio caos, dominato soprattutto dall’isolamento che il digitale crea, in un vero e proprio flusso di coscienza tra immagini e pensieri.
“Questo caos che forma / Il ritmo delle cose / Il ritmo che ci muove / Ci corre nella gola / Ci spezza le parole / È il ritmo delle cose“, recita il ritornello del testo Il ritmo delle cose, che restituisce una dimensione bruciante e caotica dei sentimenti. Il significato del testo racchiude anche alcune metafore: come fa notare SkyTg24, nei versi “E ti stancherai come fai coi vestiti / Mi romperai come i tuoi giochi preferiti” Rkomi si rivolge a qualcuno che si è stancato di lui esattamente come si fa con i vestiti e rompendosi proprio come capita con i giocattoli.
Il ritmo delle cose, il caos dell’animo umano tra metafore e citazioni
Analizzando ulteriormente nel dettaglio il significato del testo de Il ritmo delle cose, in gara al Festival di Sanremo 2025, Rkomi racconta di un caos dei sentimenti dove anche nel voler costruire qualcosa si finisce sempre per distruggere, come recitano i versi “Quante cose distruggiamo costruendo / È un violento decrescendo“. Numerosi inoltre i riferimenti e le citazioni: nel testo della canzone Il ritmo delle cose si cita infatti la celebre Merda d’artista, opera datata 1961 dell’artista italiano Piero Manzoni, così come le macchie di Rorscach.
Si tratta di un’espressione che identifica uno strumento ampiamente utilizzato nel settore psicodiagnostico, caratterizzato da un insieme di macchie d’inchiostro dalla forma apparentemente senza senso. Tali macchie sono utilizzate nel cosiddetto test di Rorschach, utile per indagare la personalità di un individuo in ambito sia psicologico sia psichiatrico. “Si può fermare la pioggia / Ma è inutile scomodare i cieli / Se in quelle macchie di Rorschach / Ci vedo cose, le più crudeli“, canta Rkomi indagando l’animo umano e proseguendo il suo flusso di coscienza.
Analisi dell’interpretazione del testo Il ritmo delle cose dopo la prima esibizione
Riuscire a trasmettere il senso di un brano è tra le ricerche principali per un cantante; missione ampiamente compiuta da Rkomi a Sanremo 2025 dopo la prima esibizione. L’analisi del testo ‘Il ritmo delle cose’ dopo la performance della serata inaugurale ha trasmesso esattamente ciò che ci si aspettava dal punto di vista interpretativo. Ogni metafora e gioco di parole occupa un settore specifico dei sentimenti; una rappresentazione magistrale del caos moderno che talvolta ci avvolge e che viene rincarato da una performance solida, quasi seriosa. Raramente si è scomposto dal punto di vista della gestualità, una scelta che sembra voluta e riferita alla volontà di creare un contrasto tra performance e significato e analisi del testo ‘Il ritmo delle cose’ di Rkomi a Sanremo 2025.