La signorina Silvani è il personaggio che ha consacrato Anna Mazzamauro nella storia del cinema italiano, grazie alla sua presenza nelle pellicole della serie imperniata attorno alla vita e alle (dis)avventure del ragioner Ugo Fantozzi, interpretato e ideato dal compianto Paolo Villaggio. L’attrice è ospite questo pomeriggio a “Verissimo”, trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin, e sicuramente, nel corso della chiacchierata con la presentatrice, ripercorrerà i momenti trascorsi sul set insieme al collega ligure.
La signorina Silvani non ha un vero e proprio nome di battesimo, nel senso che non è mai stato rivelato nei vari film. Di lei si sa poco e niente, ma il fascino della giovane collega ammalia letteralmente Fantozzi, che si innamora perdutamente di lei, che, compresa l’infatuazione del ragioniere, cerca di approfittarsene in tutti i modi per ottenere favori da quest’ultimo. Questo personaggio compare praticamente in tutti i lungometraggi fantozziani, eccezion fatta per “Fantozzi contro tutti” e “Superfantozzi”.
SIGNORINA SILVANI ALIAS ANNA MAZZAMAURO: FANTOZZI LA AMA, LEI…
La signorina Silvani nei primissimi film si presenta agli occhi degli spettatori con un carattere posato e con una parlata ricercata, mentre nelle pellicole successive diventa via via sempre più volgare e impulsiva, con un accento spiccatamente capitolino. Questo si ripercuote anche sulle azioni e sui comportamenti della donna negli ultimi capitoli della saga; ad esempio, in “Fantozzi in paradiso”, la signorina Silvani viene raggiunta da Pina, moglie del ragioniere, in una bisca mentre sta facendo scommesse sulle corse di cavalli, poiché oberata di debiti. Qui Pina la convincerà, in cambio di denaro e gioielli, ad avere un rapporto sessuale col marito, che crede in fin di vita.
Passano tre anni e in “Fantozzi – Il ritorno”, la Silvani dice a Fantozzi di essere incinta (nonostante dalla loro avventura sotto le lenzuola siano trascorsi 36 mesi). Fantozzi, però, ci casca e acconsente alla richiesta di darle 5 milioni di lire per il mantenimento del neonato, che non nascerà mai poiché non c’è nessuna gravidanza. Infine, in “Fantozzi 2000 – La clonazione