Debutterà nella giornata di domani, venerdì 1 settembre 2023, la nuova piattaforma SIISL che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza. SIISL è l’acronimo di sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, e gestirà l’incrocio fra domanda e offerta di formazione lavoro. A presentarla nelle scorse ore, come si legge sul sito di Rainews, è stata la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone: “Oggi (ieri ndr) presentiamo la parte di piattaforma dedicata al Supporto per la formazione e il lavoro”, strumento che va appunto a sostituire il reddito di cittadinanza e chi si rivolge a coloro che sono occupabili e che hanno un’età compresa fra i 18 e i 59 anni. “E’ la prima pietra – ha aggiunto l’esponente del governo Meloni – poi ci sarà la costruzione del percorso per l’Assegno di inclusione (Adi)”, in vigore dal primo gennaio 2024.



Attraverso la piattaforma SIISL, “mettiamo in rete il mondo del lavoro: le regioni, il ministero, l’Inps, i centri per l’impiego, le agenzie private per il lavoro, gli enti per la formazione. La vera novità è la sinergia tra regioni, centri per l’impiego e agenzie private per il lavoro”, aggiungendo che si tratta di “un progetto che ha dimensioni molto più ampie. Non bisogna pensare che sia destinato solo ed esclusivamente agli ex percettori del Reddito di cittadinanza e alla platea dei nuovi soggetti dell’Assegno di inclusione (da gennaio 2024), l’obiettivo è fare della piattaforma il luogo di incrocio tra domanda e offerta di lavoro e di formazione”.



SIILS, PIATTAFORMA POST REDDITO DI CITTADINANZA: “AL VIA ANCHE IL SFL”

Grazie alla piattaforma SIILS, sottolinea ancora la Calderone, ci saranno delle opportunità vere di lavoro “Abbiamo fatto rete tra soggetti pubblici e privati, abbiamo messo in rete il mondo del lavoro, in rete le Regioni con tutto il loro potenziale, l’Inps, il ministero del Lavoro, le agenzie del lavoro, novità importante, con un’assunzione di responsabilità da parte del ministero”.

Sempre da domani sarà possibile fare domanda per il SFL, Supporto per la formazione e il lavoro, strumento destinato agli occupabili che escono dal reddito di cittadinanza ma “non sarà un click day e on c’è un problema di esaurimento delle risorse”, ha evidenziato ancora la ministra “Le persone potranno fare domanda e si attiveranno i processi. Il 60% dei soggetti usciti, in quanto occupabili, dalla platea del Reddito di cittadinanza tra luglio e agosto hanno già una politica attiva in corso”, concludendo che “i corsi indicati in piattaforma in termini di numeri di posti disponibili sono ampiamente capienti rispetto a quella che è la platea che stiamo osservando”.