Pierpaolo Sileri ospite di Domenica In fa il punto della situazione sui vaccini in compagnia di Mara Venier. L’obiettivo è fare chiarezza sull’andamento della campagna vaccinale: “Oggi abbiamo una prospettiva che grazie ai vaccini ci aiuterà a uscire da questa situazione. La vaccinazione è la via per la normalità.“, dice Sileri. “Se vedete i numeri – continua il sottosegretario alla Salute riferendosi alla campagna vaccinale – sono cresciuti in maniera importante, stiamo mettendo in sicurezza gli anziani“. Sul perché Astrazeneca cambierà nome, Sileri non si dà spiegazione: “Io non lo avrei cambiato, soprattutto in questo momento. Ricordiamo che con Astrazeneca sono stati vaccinati Draghi sua moglie e Figliuolo”. “Io non l’ho ancora fatto“, precisa Sileri su domanda specifica della conduttrice. “Sono del 72 e aspetto il mio turno. Il vaccino che mi daranno non voglio nemmeno saperlo”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



SECONDA PASQUA IN LOCKDOWN

In una Pasqua per il secondo anno consecutivo in lockdown, l’Italia guarda ancora con apprensione alle prossime settimane per capire se effettivamente aprile sia quel «mese decisivo» preconizzato dal Premier Mario Draghi: vaccini, ricoveri, riaperture, pressione ricoveri e quant’altro, tutto o quasi dipenderà dall’andamento della pandemia nei prossimi giorni. Ma con una speranza in più offerta dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, spesso in parziale “distanza” dalla linea rigorista-drammatica del suo diretto superiore Roberto Speranza: «I numeri tendono a migliorare e grazie alla vaccinazione siamo davvero all’ultimo miglio e a maggio molte Regioni saranno gialle e qualcuna sarà bianca», spiega durante una diretta Facebook il n.2 della Sanità in quota M5s.



Nell’intervista a Timeline su Sky Tg24 il viceministro entra nel dettaglio su cosa potrebbe succedere dopo il Decreto Covid in scadenza il 30 aprile: «Si può programmare già da oggi non il giorno, ma il valore soglia per prevedere di tornare alla normale attività. Il vero parametro sarà quando si svuoteranno le terapie intensive e gli ospedali. Si può mutuare l’esperienza di Israele, Stati Uniti e Regno Unito e dire che raggiunta una certa percentuale della popolazione vaccinata, i contagi e ricoverati caleranno di livello. Da lì si potrà ricominciare a tornare alle colorazioni gialle o bianche. Questo si potrà fare non tanto con il numero totale di vaccini, ma valutando la protezione di gregge nelle categorie a rischio e si può stimare quando questo accadrà». Non solo sul fronte “politico” ma prima di tutto scientifico parla Sileri, «Già da oggi si può dire qual è il nostro target. Raggiunta quella percentuale vedremo un calo. Sicuramente a maggio qualche riapertura ci sarà e non lo dico politicamente, ma scientificamente».



LE PREVISIONI SU VACCINI E REGOLE A MAGGIO

Le previsioni fatte dalla scienza ancora in questi ultimi giorni in merito alla campagna vaccinale, sostiene Sileri, mostrano come «A 4 settimane vediamo che i vaccini hanno il loro pieno effetto immunizzante» e per questo motivo dalla metà di aprile «dovremmo vedere un progressivo calo dei ricoveri, e dalla metà di maggio un numero di morti vicino a zero». In merito al gran caos attorno al vaccino AstraZeneca, è lo stesso Sileri su Facebook a rassicurare la popolazione ancora spaventata dopo gli ultimi provvedimenti in Olanda e in Germania: «I vaccini sono sicuri. Per quanto riguarda AstraZeneca si parla di numeri estremamente bassi legati ad eventi di trombosi e le segnalazioni di tutta Europa consentono di monitorare: vedremo se l’Ema deciderà di pronunciarsi su particolari categorie o sottocategorie cui prestare maggiore attenzione, ma è un vaccino sicuro poiché, ripeto, parliamo di numeri estremamente bassi di eventi avversi».

Entro fine aprile arriveranno circa 8 milioni di dosi aggiuntive di vaccini anti-Covid, annuncia il viceministro della Salute: «Se si corre tanto per la vaccinazione, perché gli hub vanno a regime, riuscendo a fare 300mila dosi al giorno, devono arrivare altrettante dosi da poter compensare questo uso quotidiano. Nel primo trimestre sono state date alle regioni 14 milioni di dosi e somministrate circa 11 milioni. Nel mese di aprile le dosi saranno 8 milioni, quindi il trend mensile continua a crescere. Si potrà arrivare a mezzo milione di dosi al giorno per la fine di aprile».