Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è stato ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica facendo il punto sulla pandemia. Tanti i temi toccati: dall’ipotesi di una proroga dello stato d’emergenza, ai vaccini anti-Covid: “Innanzitutto è vero che il vaccino riduce la mortalità, la porta quasi allo zero. Riduce anche quelli che sono i danni da Covid, perché oltre ai morti ci sono anche quelli che sono andati in terapia intensiva e adesso hanno il Long Covid, che è più probabile in coloro che sopravvivono giovani e giovanissimi. Per non parlare dell’impegno delle nostre terapie intensive. E’ intuitivo – spiega Sileri – se io opero un signore di 80 anni che ha tante malattie è più probabile che possa avere delle complicanze e che vada in terapia intensiva e che se le cose vanno proprio male dalla terapia intensiva non esca. Un quararantenne in buona saluta va in terapia intensiva e verosimilmente ci sta di meno ed esce“.



SILERI: “ANCHE CON 90% VACCINATI NON AVREMO ANCORA FINITO”

Pierpaolo Sileri ha proseguito: “Zangrillo ha detto bene sugli esiti: ti prendi il Covid, sei vaccinato, ne esci fuori. Noi abbiamo un’arma in più rispetto al vaccino, che fa sì che oggi l’Italia abbia 3mila/5mila contagi al giorno, in salita ma certamente contenuti rispetto ad altri Paesi: che è il Green Pass attraverso la diagnostica. Ovvero: il Green Pass ha una parte che sono i vaccinati, un’altra parte coloro che non vogliono vaccinarsi ma che sono obbligati per la loro quotidianità a fare il tampone e vengono beccati se sono malati. Viene fatta un’opera di screening importante, cosa che magari non veniva fatta diversi mesi fa. Questa struttura va mantenuta perché innanzitutto dobbiamo procedere con le terze dosi, e questo è un punto molto importante: dobbiamo raggiungere una protezione di comunità e mantenerla. Raggiunto il 90% dei vaccinati le cose non è che stanno a posto: ci stanno nel senso che conteniamo, ma dobbiamo ancora finire l’opera, dobbiamo cercare ancora le varianti“. A questo punto Porro interviene: “Ma non possiamo restare per altri 3 anni in stato d’emergenza!“. E Sileri oppone: “Non si tratta di 3 anni, anzi, abbiamo già guadagnato tanta strada negli ultimi 6 mesi. Io credo che 3 mesi siano ragionevoli. Le parlo da medico, non da politico: io credo che servano“.

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