Se Walter Ricciardi è preoccupato per la nuova ondata di casi Covid, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri invece è più ottimista, anche per quanto riguarda gli scenari dell’autunno. “Come tutte le ondate pandemiche che l’hanno preceduta, anche questa sarà autolimitante“, dichiara a Radio Usano Campus e poi a Rai News24. “Entro un paio di settimane il numero dei caso toccherà il picco e poi comincerà a scendere“, la previsione di Sileri, secondo cui l’attuale aumento dei contagi non deve preoccupare. “Anche perché il livello dei ricoveri nelle aree mediche e nelle terapie intensive, pur in aumento, rimane ampiamente sotto controllo“.



Va tenuto anche conto del fatto che “siamo in una situazione molto diversa da quella dell’anno passato“. A ciò si aggiunge il fatto che la nuova variante del Covid è più contagiosa, ma meno ‘cattiva’ dal punto di vista clinico, ma Pierpaolo Sileri evidenzia anche che la popolazione “nel frattempo ha già costruito ampie difese immunitarie contro il virus, o naturalmente con l’infezione o artificialmente con i vaccini, o con entrambi“.



“NON ASPETTARE PER QUARTA DOSE”

Pierpaolo Sileri ricorda anche che ci saranno i vaccini aggiornati per la variante Omicron, pur ribadendo che quelli attualmente disponibili “anche se non coprono del tutto contro l’infezione dalla variante Omicron, riducono drasticamente il rischio di malattia severa“. Per tutti questi motivi il sottosegretario alla Salute ritiene che sia sbagliato in una situazione come quella attuale, in cui c’è un’alta circolazione del coronavirus, rimandare la quarta dose per aspettare i nuovi vaccini. “A ottobre con i vaccini aggiornati avremo a disposizione una ulteriore arma per coloro che sono più a rischio, ed è probabile che verrà estesa la raccomandazione per gli over 60, unitamente ad una forte raccomandazione per l’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi, ma già adesso occorre aumentare il livello delle quarte dosi nella popolazione più a rischio“. Ma i fragili possono essere protetti anche adottando lo smart working. “Non occorre una norma generale, serve flessibilità e capacità di trovare soluzioni caso per caso“.



“MANESKIN? CI ANDREI CON LA MASCHERINA”

Bisogna comunque fare una distinzione tra settore pubblico e privato. Per aiutare quest’ultimo, “il ministero può agire come facilitatore di accordi tra le organizzazioni datoriali e sindacali, che tengano conto delle situazioni epidemiologiche contingenti e delle condizioni individuali dei lavoratori“. Invece, per quanto riguarda la Pubblica amministrazione, per Pierpaolo Sileri serve “elasticità“, non “eccessi di burocrazia“, tenendo conto dell’andamento della situazione generale e delle condizioni individuali dei lavoratori. Non è mancata una battuta sulla vicenda relativa al concerto dei Maneskin: “Ci andrei, ma con la mascherina“. Sileri, battuta a parte, ha poi spiegato che “un concerto con migliaia di persone determina un aumento del rischio, vista anche l’ampia circolazione virale di questi giorni“. D’altra parte, ora le priorità sono altre, “soprattutto la protezione delle persone più fragili, alle quali dobbiamo raccomandare con forza l’utilizzo dei dispositivi di protezione“, ma soprattutto “il completamento delle quarte dosi, sulle quali purtroppo siamo ancora indietro“.