Il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri, torna allo scoperto, intervistato stamane dai microfoni del quotidiano La Stampa. L’esponente del Movimento 5 Stelle è stato incalzato sul green pass e l’obbligo vaccinale, due strumenti restrittivi che il governo Draghi ha introdotto come misure di contenimento per appunto arginare l’infezione da covid, ma che non torneranno più. A riguardo, infatti, Sileri ha spiegato: “Il Green Pass e l’obbligo appartengono a un momento storico preciso che ci ha aiutato a uscire dalla pandemia. Oggi non possono esserci timori di questo tipo”.

Anche l’obbligo di indossare la mascherina a scuola, terminato con la chiusura del vecchio anno scolastico, “fu deciso quando ancora non era possibile vaccinarsi”, ricorda il sottosegretario per poi sottolineare che, in ogni caso, tali misure “hanno avuto un ruolo importante in un periodo preciso e ci hanno portati ai buoni risultati di oggi”. La chiacchierata è poi virata sul vaccino anti covid, in vista dell’arrivo imminente dei nuovi farmaci aggiornati contro le ultime varianti di Omicron; a riguardo Sileri sposa la tesi di numerosi virologi e addetti ai lavori secondo cui il nuovo richiamo andrà destinato principalmente a fragili e agli over 60.

SILERI: “I FRAGILI E GLI OVER 60 FACCIANO LA QUARTA DOSE SUBITO”

Del resto sono ancora molti gli italiani che rientrano nelle categorie suddette, che non hanno ancora ricevuto la quarta dose: “In autunno, probabilmente a settembre – ha aggiunto Sileri -, dovrebbe arrivare un vaccino anti-Covid aggiornato, che andrà a coprire anche le varianti osservate negli ultimi mesi, ma chi ha più di 60 anni e i soggetti fragili devono fare la quarta dose prima: per loro aspettare vuol dire sottoporsi a un rischio inutile”.

Gli appartenenti a questa fascia “restano i più esposti ad ammalarsi con il rischio di ricovero”, ha ricordato. Ma cosa succederà da qui in avanti con il covid? Stando a Sileri, così come a numerosi altri esperti, il virus “continuerà a circolare e a diffondersi come tutti i virus influenzali. Siamo in una fase di transizione dalla fase acuta a quella di una comune influenza. Ma il Covid resta la peggiore di tutte le influenze – ha concluso – quindi alcuni soggetti devono ancora proteggersi”.