Il sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, è stato ospite ieri negli studi del programma di La7, Di Martedì. Si parla del vaccino anti covid e del green pass, e in particolare di quest’ultimo il noto medico grillino ha spiegato: “Abbiamo un’alternativa alla vaccinazione che è il tampone o test rapido, quindi il green pass ha una doppia faccia, vaccinazione e diagnostica. Il green pass non è come la patente – ha continuato Sileri – è un mezzo che ci permette di tenere i contagi sotto controllo quando è arrivata la quarta ondata con la variante delta. Se noi oggi abbiamo 4/5.000 contagi e stiamo meglio di altri paesi è perchè abbiamo il green pass”.
“Chi non vuole vaccinarsi – ha continuato – può fare il tampone, non è colpa dello stato se il tampone devi farlo ogni 72 ore è il virus che ha una fase di replicazione veloce quindi devi fare il tampone per essere quasi sicuro. La cosa migliore è la vaccinazione ma in linea di massima stai abbastanza sicuro col tampone”. E ancora: “Se non fosse stato introdotto il tampone sarebbe un obbligo. Noi abbiamo tamponi acquistabili al supermercato a 5 euro; lo svantaggio è che bisogna ricorre ad un medico”.
SILERI: “QUESTO VACCINO NON E’ SPERIMENTALE, ANZI…”
In studio vi è un esperto di comunicazione, Giampaolo Rossi, che spiega di essere contrario al vaccino: “Un conto è il no vax puro e chi ha dubbi – ribatte Sileri – chi aspetta la scienza. La base di questi dubbi va fugata con notizie certe, dire che chi è vaccinato trasmette il virus non è vero, è più l’eccezione che la regola, chi è vaccinato se dovesse prendere il virus lo farà non in forma grave e poi sarà per poco tempo infettivo. Il vaccino è sicuro, non è stato fatto di fretta – ha ribadito Sileri – la ricerca va avanti non da un anno ma da due lustri, è il fatto che la mortalità cala”
Ma le prospettive per i non vaccinati non sono poi così rosee: “Il fatto è che rischiamo 35mila morti entro il 31 dicembre se non copriamo ulteriormente la platea”. Quindi ha concluso, facendo chiarezza: “Lo stato si fa carico di eventuali complicanze. Oggi l’obbligo vaccinale non serve ci arriveremo al 90% senza obbligo quindi prima di pensare all’obbligo vediamo come va la campagna”.