Forse già a partire dalla prossima primavera potremo dismettere le mascherine all’aperto, ma solo a determinate condizioni. Lo ha spiegato il viceministro della salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto poco fa presso la trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. “Mio figlio ha 16 mesi, quando vede che la mascherina mi si muove – le parole dell’esponente grillino – lui me la rimette a posto. Vorrei buttarla nel secchio anche io che faccio il chirurgo e con la mascherina ci sono cresciuto. Ma per poterla buttare dovremo essere sicuri di aver vaccinato moltissime persone. Quando l’avremo fatto e quando i numeri saranno migliori, magari in primavera, credo che la mascherina all’aperto, quando siamo da soli, potremo evitare di metterla”.
Secondo Sileri bisognerà prima attendere di vaccinare, oltre ovviamente agli operatori sanitari, anche tutti gli anziani: “Progressivamente la comunità deve tornare alle normali attività – aggiunge – i ristoranti potranno riaprire la sera, potremo andare a cinema e a teatro, ovviamente con le regole che sono state stabilite”.
SILERI: “LA SECONDA DOSE DEVE ESSERE FATTA”
Ma parlando di vaccini, non si può non menzionare la questione Pfizer, e i ritardi nella fornitura, ma a riguardo Sileri preferisce non polemizzare: “Non vorrei entrare in questa polemica che non è utile né ai cittadini, né alla politica, né all’industria. Alla Pfizer in questo momento è stato chiesto di produrre più dosi, questo significa dover interrompere il ciclo produttivo da qualche parte, ampliarlo e ricominciare a fornire. Se per alcune settimane hai una riduzione del numero di dosi fornite, che poi però recuperi, a fronte di una maggiore produzione in toto che garantirà più dosi nei prossimi mesi, non ci vedo nulla di male. Aspettiamo due settimane, dopodiché ogni azione è necessaria, anche legale, ma aspetterei le due settimane che la Pfizer ha chiesto per ampliare la produzione”. Poi il viceministro della salute aggiunge: “Tranquillizziamo la popolazione, poi magari farò mea culpa fra due settimane, ma al momento non vedo problemi”. La cosa certa è che sarà fondamentale fare la seconda dose: “deve essere fatta, non farla significa avere un rischio molto alto di non avere l’immunità”. Rassicurazione infine anche sull’efficacia contro le varianti di covid: “Nella stragrande maggioranza dei casi queste varianti non influenzano il vaccino”.