Il sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, è stato ospite stamane in collegamento del programma di Canale 5, Mattino 5. Le prime parole dell’esponente del Movimento 5 Stelle sono sul lieve aumento di contagi che si è osservato negli ultimi tre giorni: “Un lieve aumento dei contagi è registrato in altri paesi come Gran Bretagna e Francia, un aumento dei contagi non è significativo finchè non vedi un aumento dei ricoveri che invece grazie a Dio non c’è. Può essere collegato ad una diffusione delle sottovarianti Omicron, in questo momento in Italia circolano tre varianti e una di queste è più diffusiva dell’originaria Omicron. L’aumento di contagi si verifica soprattutto in chi non è vaccinato”.
E ancora: “I nostri vaccini coprono le varianti, è più raro che un vaccinato con tre dosi si prenda il covid, e quando si prende una di queste varianti si ha una forma molto leggera, come un raffreddore. Un terzo delle persone che hanno fatto due dosi non ha ancora fatto la terza dose, vi è stato un rallentamento nella richiesta di terze dosi e questo può spiegare questo incremento ma deve essere consolidato, tre giorni di fila con un modesto aumento dei casi non significa una quarta ondata. Il mio consiglio è di andare a fare la terza dose – ha proseguito Sileri – per diminuire la possibilità di prendere queste varianti. Anche chi ha tre dosi ha una possibilità più bassa di contagiarsi: puoi contagiarti o risultare solo positivo. Puoi albergare il virus ma senza alcun effetto, completamente asintomatico, ma in un vaccinato adulto è molto più raro se no passa il concetto che tutti i vaccinati possono infettarsi”.
SILERI: “ALLENTAMENTO MISURE? ECCO GLI STEP”
Si è parlato poi del green pass e Sileri viene incalzato dalla Panicucci con un articolo del quotidiano La Verità secondo cui il passaporto vaccinale sarebbe eterno: “Nemmeno il passaporto è per sempre, abbiamo sempre detto che è qualcosa di temporaneo ma lo decide la circolazione del virus, non è eterno, non è possibile e non sarebbe nemmeno giusto ne comprensibile, il green pass ad un certo punto dovrà terminare. Rimarrà una vaccinazione obbligata? Io penso di no, una vaccinazione consigliata forse si”. Quindi sull’allentamento di eventuali altre misure di restrizioni: “Finché decidiamo di togliere l’isolamento per i positivi sintomatici trivaccinati, per maggiore sicurezza lasciamo la mascherina al chiuso. Noi dobbiamo modulare ciò che abbiamo a secondo della circolazione del virus. Eliminiamo distanza, quindi mascherina al chiuso e progressivamente alleggeriamo anche il Green pass, iniziando da quello rafforzato, quando fare tutto questo? A secondo della circolazione del virus, l’importante è dire che andrà così, come quando dimetti una persona, una cosa è certa, ci sarà una diminuzione progressiva di tutte queste regole che hanno un po’ incasinato la nostra vita”.
Sulla pillola antivirale: “E’ un farmaco che ha fatto tutti i percorsi necessari dall’Fda all’Aifa, questo farmaco è stato indicato per pazienti adulti con determinati caratteristiche, è un nuovo farmaco che si aggiunge all’armamentario che abbiamo oggi a disposizione per guarire e curare coloro che si sono infettati. il messaggio che deve passare è però che non è l’alternativa al vaccino. La cura è il passo successivo, c’è una differenza fra cura e vaccinazione, dopo che ti prendi il covid potresti avere dei danni quindi meglio non prendersela”. Chiusura dedicata all’accoglienza dei profughi ucraini: “Accoglierli è un piacere e un dovere – dice Sileri – ma vanno accolti in sicurezza, quindi tamponi, isolamento per i positivi, quarantene per i contatti stretti. La popolazione ucraina ha un tasso di vaccinazione molto bassa, un terzo della popolazione. Hanno un vaccino cinese per un terzo di questo terzo, molta popolazione si è infettata e il numero dei 5 milioni di positivi che hanno avuto è molto sottostimato, per altro da quando è iniziata la guerra i conteggi sono sfuggiti”.