L’Italia deve seguire il modello Francia sul Green Pass per Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, che caldeggia la scelta del presidente francese Emmanuel Macron. «In tv ha detto una cosa giustissima sul green pass obbligatorio per la vita sociale e i francesi hanno recepito il messaggio. Dobbiamo fare la stessa cosa anche in Italia. Il green pass deve diventare il nostro lasciapassare, usiamolo per tutto, sarà il nostro nuovo modus vivendi», dichiara nell’intervista rilasciata a Il Giornale. Il ministro della Salute Roberto Speranza non si pronuncia ancora, ma il premier Mario Draghi dovrebbe intervenire in tv per lanciare un nuovo appello agli italiani. «Sicuramente molti indecisi correrebbero a vaccinarsi». Andrebbe corretto però l’attuale Green Pass, visto che la copertura si raggiunge solo dopo due dosi di vaccino.



«Visto che siamo in estate, per esempio, possiamo usarlo per far ripartire le discoteche e far ballare i ragazzi in sicurezza anziché indurli a raggrupparsi sulla spiaggia senza alcun controllo». E questo è anche un modo per incrementare «la capacità diagnostica, i positivi riesci a tracciarli e induci i giovani a vaccinarsi anziché fare il tampone ogni volta che deve entrare in un locale».



“INDECISI VACCINO? LASCIAMOLI LIBERI DI SCEGLIERLO”

Secondo Pierpaolo Sileri bisognerebbe adottare il Green Pass per tutto, anche per treni, ristoranti e parrucchieri ad esempio. «In estrema ratio si dovrebbe usare ovunque. Invece siamo indietro: stiamo applicando per i parrucchieri ancora i vecchi protocolli anziché snellire le attività, permettendo libertà di azione a chi è immunizzato», afferma il sottosegretario alla Salute nell’intervista rilasciata a Il Giornale. Le anomalie sono diverse. Ad esempio, una persona di San Marino che è stata vaccinata con Sputnik, che non è stato approvato da Ema, in Italia non può lavorare in quanto non risulta vaccinato. «Ed è un assurdo. Bisogna invece concedere il green pass dopo aver effettuato un dosaggio di anticorpi». Inoltre, vanno riaperti gli accessi agli ospedali per i parenti dei malati. «È ancora vietato l’accesso anche a chi è immunizzato con doppia dose». Se i giovani vanno stimolati a vaccinarsi, gli anziani invece vanno rassicurati. E lancia una proposta: «Ormai dev’essere offerta la possibilità di scegliere a tutte le età. E pure l’eterologa dovrebbe essere proposta agli over 60: dare la libertà di scegliere facilita le vaccinazioni».



SILERI SU SCUOLE E QUARTA ONDATA

Intanto nelle scuole ci sono 15% di non vaccinati. Ma Pierpaolo Sileri è convinto che questa percentuale si ridurrà a fine estate. «Il virus continuerà a circolare nelle scuole e gli insegnanti rischiano in prima persona con il covid che non è cambiato, è sempre pericoloso. Non so se conviene tentennare. Molti cederanno senza la minaccia dell’obbligo vaccinale», dice a Il Giornale. Per quanto riguarda i contagi e la diffusione della variante Delta, il sottosegretario alla Salute non è preoccupato, anche se i numeri sono destinati a salire: «Dovremo aspettarci cifre analoghe all’Inghilterra se non peggio visto che lì ci sono più protetti. Penso che in poche settimane i contagi triplicheranno». Quel che bisogna capire è se questa ondata determinerà un incremento di ricoveri e morti. «I ragazzi asintomatici possono contagiare un congiunto che non ha ancora fatto o completato il ciclo vaccinale». Infine, riguardo gli arrivi da Spagna e Portogallo dove dilaga la variante Delta, Sileri ritiene che non serva mettere filtri visto che è già sopra il 50% in Italia: «Semmai bisogna eliminare la quarantena per chi proviene da un paese a rischio ma ha il green pass. Oggi non è ancora così».