Indagine disciplinare dell’Ordine dei Medici su Pierpaolo Sileri. Il motivo? Presunto conflitto di interessi. Il sottosegretario al Ministero della Salute è, infatti, accusato di aver lavorato per il pubblico e allo stesso tempo per il convenzionato, vicenda sollevata anche da Le Iene. La vicenda è quindi sbarcata al suo ordine professionale che deve pronunciarsi sulla possibilità che l’esponente M5s sia inciampato in un conflitto di interesse. La vicenda risale a oltre due anni fa, quando Antonello Aurigemma, consigliere regionale e vicepresidente della commissione Sanità, inviò alla direzione sanitaria ragionale una serie di esposti proprio su Pierpaolo Sileri. Per due anni non c’è stata alcuna risposta, ma il caso è poi diventato politico e allora la Regione si è messa in moto.



A Pierpaolo Sileri si contesta di aver lavorato presso la clinica Villa Claudia di Roma, convenzionata col sistema sanitario regionale, mentre era in aspettativa all’università di Tor Vergata. Stando a quanto riportato da Repubblica, a supporto di questa tesi c’è l’elenco delle prestazioni che il vice ministro avrebbe svolto proprio all’interno della struttura.



SILERI E IL CASO VILLA CLAUDIA

Il quotidiano Repubblica parla di 46 voci in cui si trovano onorari di primo operatore, visita specialistica, rettosigmocolonscopia e polipectomia operativa. Insieme alla lista che la clinica trasmette all’Asl Roma 1, la segretaria di direzione della clinica scrive che Pierpaolo Sileri ha eseguito occasionalmente la sua attività professionale presso la casa di cura dal 20 marzo 2018 al 25 gennaio 2019. Il caso si è riaperto a settembre quando Antonello Aurigemma (FdI) ha chiesto con due note chiarimenti all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Allora la Regione ha inviato una lettera all’Ordine dei Medici, che a Repubblica fa sapere che la documentazione ricevuta non è attualmente sufficiente per formulare un giudizio completo. In attesa che arrivi il materiale richiesto, è stata inviata una lettera al sottosegretario in cui si chiedono spiegazioni e si annuncia l’apertura di un fascicolo con una futura convocazione di una commissione per valutare la vicenda.



AURIGEMMA VS SILERI “HA MENTITO”

Resta il caso politico, perché Antonello Aurigemma ha spiegato che Pierpaolo Sileri si è più volte smentito: «All’inizio ha assicurato di non aver mai effettuato prestazioni sanitarie e visite, poi ha dichiarato che erano lezioni stabilite da un protocollo universitario, e infine che era un dipendente dell’Università e non del Policlinico e per questo non incompatibile». Per il consigliere, invece, l’esponente M5s ha eseguito prestazioni sanitarie e visite presso una struttura convenzionata con il Servizio Sanitario Regionale contravvenendo alla legge nazionale. Ma spetta all’Ordine dei Medici valutare se Sileri ha violato o meno la legge.