«Abbiamo 61mila morti, ma arriveremo a centomila». Ad affermarlo è Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, che a Non è l’Arena di Massimo Giletti si è reso protagonista dell’ennesimo duro sfogo. Parlando del piano pandemico, l’esponente M5s si è lanciato in questa previsione. «Se non cambiamo questo sistema, saranno morti per nulla». Il sistema a cui fa riferimento Sileri è quello per il quale l’Italia non ha un piano pandemico aggiornato dal 2006. «Quando non c’è una catena di comando chiara non si sa mai di chi è la colpa. È ora di cambiare questa cosa», ha tuonato il vice di Roberto Speranza ai microfoni di La7. A tal proposito, si è nuovamente scagliato contro Giuseppe Ruocco, segretario generale del ministero della Salute di cui già mesi fa aveva chiesto le dimissioni per le sue assenze alle riunioni del Comitato tecnico scientifico. «Io credo che la cosa migliore, avendo visto i verbali del Cts dove è sempre assente, sia che si dimetta. Lo dico da mesi. Io odio pressappochismo e non avere risposte».
SILERI “ESIGO RISPOSTE SU PIANO PANDEMICO”
Giuseppe Ruocco, che ora è segretario generale del ministero della Salute, è stato direttore generale della Prevenzione, ruolo ricoperto ora dal professor Giovanni Rezza. «O c’è pressappochismo o non riescono a fare tante cose tutte insieme», ha tuonato Pierpaolo Sileri in merito alla “fuga” di Ruocco dalle domande dell’inviato di Non è l’Arena sul piano pandemico non aggiornato. «Ho fatto diverse domande sui piani pandemici. Io esigo una risposta su questo maledetto piano pandemico. C’era o non c’era? È vecchio o nuovo? È stato aggiornato o no? Chi lo ha fatto? È facile: c’è una direzione generale, tre direttori generali che si sono avvicendati, ci sono dirigenti e ci sarà un numero di protocollo. Nel mio ufficio basta una password, quello che ho fatto è trasparente». Il viceministro della Salute accusa alcune parti delle istituzioni di pressappochismo: «Devono trovare la maniera per cacciarmi a calci nel sedere, intanto finché starò lì combatterò questo pressappochismo perché mi sono stancato. Pretendo delle risposte e sono sicuro che anche il ministro Speranza le pretende».