Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute, ha parlato a Sky TG24 facendo il punto sulle mascherine al chiuso e sui possibili cambiamenti nelle norme. Molte limitazioni anti-Covid hanno come scadenza quella del 30 aprile ma ancora non si conosce ancora il futuro di determinate misure: “Ospedali, Rsa e trasporti sono i tre punti fermi per le mascherine al chiuso. In questo momento delicato di transizione del Covid-19, secondo la mia personale opinione, nelle prossime 2-3 settimane le mascherine dovrebbero essere tenute al chiuso anche negli ambienti di lavoro, può aiutarci non poco nella gestione dei ricoveri e delle terapie intensive. La decisione verrà presa nelle prossime 24 ore in collegialità e con un’analisi dettagliata della comunità scientifica”.



Dal primo maggio, spiega Sileri, “abbandoneremo le mascherine per gran parte delle nostre attività, ma sarà necessario, per un periodo di transizione, ancora tenerle in alcuni ambienti, ad esempio negli ospedali, dove non pensiamo assolutamente di abbandonarle, sui trasporti o dove c’è maggior rischio di trasmissione. Laddove ci sono fragilità non possiamo permetterci la circolazione del virus”.



Sileri: “Ad ottobre nuova circolazione del virus”

Su quali siano le tempistiche per l’abbandono della mascherina, Pierpaolo Sileri non ha dubbi: ci vorranno almeno 2-3 settimane. La bella stagione, infatti, potrebbe limitare ulteriormente i contagi: “Credo che per le prossime 2 o 3 settimane, in attesa dell’arrivo della bella stagione, le mascherine possono aiutarci sia in termini di gestione ospedaliera sia nella limitazione della circolazione del virus in determinati ambienti dove c’è sovraffollamento. Oggi che c’è ancora una modestissima circolazione del virus, ma non sufficiente a determinare un calo rapido dei ricoveri”.



Secondo Pierpaolo Sileri, ad ottobre ci sarà una nuova fase del virus: “È chiaro che ad ottobre avremo di nuovo una circolazione del virus, cerchiamo di essere pronti. Non potrà essere come l’anno scorso perché siamo quasi tutti vaccinati. Ma il sistema immunitario ha bisogno di un personal trainer, che è il vaccino o l’incontro del virus. A ottobre è auspicabile un ulteriore richiamo, in base alle indicazioni della comunità scientifica”.