Il senatore del Movimento 5 Stelle, Pierpaolo Sileri, ex viceministro della salute in attesa di una eventuale riconferma, è intervenuto nelle scorse ore in occasione del programma “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, ipotizzando quali saranno le prossime misure restrittive messe in atto dal governo per arginare la pandemia di covid: “Un lockdown nazionale in questo momento non credo sia necessario – afferma – ma degli stop&go ci saranno”.
“Laddove il virus corre – prosegue – è necessario fare un passo indietro. Se dovesse subentrare una variante più aggressiva è chiaro che servirà una chiusura più o meno estesa a secondo dell’analisi dei dati. Una cosa è certa: va ancora mantenuto il blocco degli spostamenti tra regioni“, per poi aggiungere che a partire da domani, quando saranno resi i noti i nuovi dati cella cabina di regia “E’ verosimile che alcune regioni tornino in zona arancione e qualcuna in zona rossa”. Sileri ha spiegato di aver apprezzato il discorso di ieri in Senato del Premier Mario Draghi “Ho apprezzato che Draghi abbia usato la parola trincea, perchè siamo in guerra e per uscirne servirà tutto il 2021”.
SILERI: “BISOGNA VACCINARE NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE”
“Sicuramente c’è una continuità – ha proseguito Sileri riferendosi al governo Conte Bis e a quello nuovo che sta nascendo – con l’azione di procedere con la vaccinazione nel più breve tempo possibile per osteggiare l’avanzata del virus. Ho apprezzato che abbia usato la parola trincea – ha ribadito – perchè siamo in guerra, tutti nella stessa buca a combattere. Servirà probabilmente tutto il 2021 per uscire da questa trincea definitivamente”. Sulla campagna di vaccinazione: “Vi sono diversi vaccini, quindi se anche uno non dovesse funzionare con una variante, è probabile che gli altri funzionino. La ricerca e l’industria comunque sono pronte nel caso in cui un vaccino debba essere modificato e rimodulato. I virus mutano e questo è un virus che tende alle mutazioni. Noi stiamo cercando di mettere in rete tutti i laboratori per cercare le varianti, ma è importante ciò che viene fatto a livello planetario, serve un’azione congiunta di monitoraggio di tutti gli scienziati del mondo”.