L’ultimo decreto del premier Mario Draghi ha imposto una stretta sull’utilizzo del Green Pass in Italia e l’obbligo di avere il certificato verde potrebbe essere a breve esteso ad altri ambiti. A parlarne è stato il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri, il quale tuttavia – nel corso di un’intervista a Morning news – ha assicurato: “Non ci saranno altre chiusure”.



Il Green Pass non è una coercizione al vaccino. L’alternativa è il tampone molecolare o il test rapido. La possibilità di avere dei falsi negativi esiste, ma è inclusa in qualsiasi test diagnostico. La maggioranza della popolazione ha già fatto almeno una prima dose del vaccino e presto completerà il ciclo vaccinale”, ha sottolineato. L’obiettivo è fare sì che almeno l’80% degli italiani sia immune entro settembre. A quel punto, avere un numero ridotto di positivi al Coronavirus non sarebbe più un problema. “La doppia dose di vaccino protegge dalla forma grave della malattia. Nella malaugurata ipotesi in cui un positivo trasmetta il virus ad una qualsiasi persona vaccinata, quest’ultima non svilupperà sintomi seri. Molte persone sono risultate positive a pochi giorni dal vaccino e hanno avuto sostanzialmente un semplice raffreddore”, ha ribadito.



Sileri: “Non ci saranno altre chiusure”, ma precauzioni andranno rispettate

Non credo che andremo incontro a ulteriori chiusure”, ha proseguito Pierpaolo Sileri ai microfoni di Morning News. “Tra un mese la maggioranza della popolazione sarà vaccinata. Stiamo passando da una fase di pandemia ad una fase di endemia. Il Covid-19 resterà con noi, non sappiamo per quanto tempo, ma senza determinare danni”. Anche Silvio Brusaferro, numero uno dell’Iss, in tal senso, ha parlato di convivenza con il virus. Ciò non esclude la possibilità che sia necessario un richiamo del vaccino per continuare a contrastare la diffusione del Covid-19.



“Dopo un anno probabilmente dovrà essere effettuato, ma per le categorie fragili potrebbe anche essere anticipato. L’immunità, anche quella naturale, cala con il tempo. La terza dose potrebbe essere modificata in base alle varianti in circolazione”. E sulle misure di precauzione: “Dal lavaggio delle mani al restare a casa quando si sta male, non dovremmo più abbandonarle. Sono comportamenti responsabili importanti in presenza di qualsiasi malattia virale. Dobbiamo avere più cura di noi stessi”.

Sileri sulla variante Delta

La campagna di vaccinazione sta dando una importante mano alla lotta contro la pandemia di Covid-19. Il virus, tuttavia, muta. Al momento la variante che è diventata dominante è quella Delta, che sembrerebbe essere più contagiosa rispetto alle altre. “La scienza non cambia, ma il virus sì. Il Covid-19 che circolava lo scorso anno è diverso da quello di adesso”, ha sottolineato Pierpaolo Sileri. È anche per questa ragione che i dati di questi giorni sono di gran lunga superiori rispetto a quelli dell’estate scorsa. “Lo scorso anno uscivamo da una prima ondata ben contenuta tramite restrizioni forti. Soltanto tre regioni ebbero un numero elevato di contagi, le altre furono risparmiate. Allo stato attuale, invece, il virus è diffuso in tutta Italia”.

L’elevato numero di nuovi casi di Covid-19, ad ogni modo, non significa che la variante Delta non possa essere contrastata dai vaccini attualmente a disposizione. La dimostrazione sta nel fatto che chi ha la doppia dose non si ammala in maniera grave, come si evince dal livello di occupazione delle strutture sanitarie. Un esempio concreto arriva dal Regno Unito, dove la campagna di vaccinazione massiccia è iniziata in inverno. “A gennaio-febbraio ci sono stati nel Regno Unito circa 65.000 contagi e oltre 1.000 morti, mentre adesso il numero di contagi è lo stesso, ma i morti sono meno di 100. È molto più facile essere contagiato con la variante Delta, ma con il vaccino si è protetti”, ha assicurato il sottosegretario alla salute.

Sileri sul nodo scuola

Un nodo importante, in vista della fine dell’estate, riguarda le scuole. Il nuovo decreto del Governo prevede che il Green Pass sia obbligatorio per tutti i docenti, per il personale scolastico e per gli studenti universitari. “Il Ministero dell’Istruzione provvederà a dare il necessario supporto ai presidi (i quali riceveranno sanzioni in caso di mancati controlli, ndr). Il certificato verde è una sicurezza.

Professori, vaccinatevi per voi stessi. Il serbatoio virale sarà rappresentato dai più giovani, per cui i soggetti maggiormente a rischio saranno proprio i docenti. Perché rischiare quando abbiamo il vaccino come arma?”. Da chiarire, invece, cosa accadrà sul mondo del lavoro. Il Green Pass potrebbe essere reso obbligatorio anche per i dipendenti. “Tutto dipenderà dalla percentuale di vaccinati e dalla circolazione del virus alla fine di settembre”, ha concluso Pierpaolo Sileri.

Sileri: “Non ci saranno altre chiusure”/ “Professori, vaccinatevi: perché rischiare?”