Pierpaolo Sileri si scaglia di nuovo contro Claudio D’Amario e chi nel ministero della Salute non ha fatto nulla negli anni passati per aggiornare il piano pandemico. «Quel che pensa Sileri non mi interessa, è un problema suo, ma bisogna restare nell’ambito della polemica politica. Se si va nell’ambito personale, poi ci sono gli organismi deputati», ha dichiarato l’uomo che ora a capo della sanità in Abruzzo ma è stato successore di Ranieri Guerra al dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute. Lo ha detto all’inviato di “Non è l’Arena”. Immediata la replica del viceministro della Salute: «Io non credo di aver offeso nessuno, ma sicuramente c’è un ritardo. Ho chiesto questo piano pandemico per diversi mesi e non ho mai ricevuto nulla».

A questo punto i toni si alzano: «Non ho mai ricevuto questa bozza, ho chiesto di darmi date, componenti, quando si sono riuniti e cosa hanno fatto. Mi è stato detto che si sono riuniti nell’aprile del 2019 e poi a febbraio 2020». E alza la voce: «Non si tratta di fare critiche, io me ne infischio se non gli interessano. Devo interessargli cosa pensano gli italiani».

PIERPAOLO SILERI VS CLAUDIO D’AMARIO A NON È L’ARENA

Pierpaolo Sileri perde di nuovo le staffe a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti e si rende protagonista di un altro sfogo: «Venissero qui e ci mettiamo seduti con le carte in mano, ma una cosa del genere è inaccettabile. Sono sei mesi che ho chiesto delle cose. Nessuno deve permettersi… non per il viceministro Sileri che non conta un caz*o, ma per gli italiani. È inaccettabile». Il viceministro della Salute chiede chiarezza: «Il ministero della Salute deve essere una casa trasparente in cui entri, guardi quello che c’è ed esci, perché è pagato con le nostre tasse». E quindi attacca direttamente Claudio D’Amario: «Il piano pandemico è vecchio, sono dieci anni che non viene rinnovato. Se questo signore pensa di averlo letto, deve spiegarmi perché le colonne sono vuote e dov’è questo comitato per la pandemia. Chi ci sta? Sono dieci anni, dal 2013. Dov’è questo comitato? Chi lo dirige? Che documenti hanno fatto? Cosa hanno scritto? Nessuno ha fatto una telefonata, io non so dove stanno. Prima di parlare bisogna avere rispetto per gli italiani».

Per Pierpaolo Sileri è inaccettabile quello che emerge sul ministero della Salute. «Non farò l’epidemiologo, ma in questi pochi mesi che faccio il viceministro il piano pandemico me lo sono letto e riletto. Ho visto quello che manca. Una persona onesta cerca di migliorare le cose», prosegue nello sfogo. E gli sorge un altro dubbio: «Visto che non faccio l’epidemiologo e non faccio neppure il direttore generale della Prevenzione, chiedo a questo signore, che era direttore generale Prevenzione, se le scorte di medicinali sono scadute. Nessuno mi ha risposto, anche su questo». E avverte: «Mi dispiace per loro ma faccio il viceministro, perché cercherò la verità e di sistemare le cose. Visto che il piano pandemico è del 2009, voglio sapere cosa hanno fatto finora. Attenzione, dove stanno i dispositivi? Il Tamiflu è scaduto? Gli italiano non meritano questi, ma verità. Negli ospedali non hanno fatto esercitazioni, non c’erano mascherine».