Il professor Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute, è stato ospite stamane in collegamento con il programma di Canale 5, Morning News. Si parla di covid e della nuova ondata che sta interessando l’Italia in questi giorni: “Lo scorso anno in questo periodo, qualche giorno un po’ più avanti rispetto ad oggi, iniziava una nuova ondata, con una nuova variante. Da noi ci fu una crescita di casi che fu contenuta molto bene grazie al Green pass. C’era una grande differenza però, i vaccinati non erano gli stessi di oggi, ecco perchè oggi non dobbiamo preoccuparci di questo virus. E’ un virus meno cattivo rispetto a quello dell’anno scorso e a quello del febbraio 2020, è anche meno cattivo perchè agisce su persone in larga parte vaccinate. Come mai ci sono infetti anche fra i vaccinati? L’immunità nel tempo si riduce ma rimane nel lungo tempo la protezione verso la forma grave della malattia, non è molto diverso da quello che accade con l’influenza”.

Sileri parla quindi delle prossime vaccinazioni, paventando un richiamo annuale come avviene già con l’influenza: “Questo virus avrà bisogno di una protezione di comunità ogni anno come accade per i virus influenzali. Non so se nel 2023 sarà questo il virus che circolerà: i mesi precedenti verrà indicato il virus e verrà quindi preparato un vaccino. Parliamo di vaccini aggiornati ma è la stessa cosa dell’antifluenzale. Non dobbiamo preoccuparci – prosegue Sileri – è il modo con cui questo virus passa da fase pandemica ad endemica”. Si parla anche delle mascherine e Sileri a riguardo spiega: “Il ballettino mascherina si o no non lo condivido, ogni ondata dura più o meno dai 40 ai 60 giorni e tende a spegnersi da sola; questa variante è meno aggressiva e introdurre la mascherina oggi non avrebbe molto senso perchè fra 15/20 giorni il picco sarà passato e inizierà la discesa, e basta andare a vedere altri paesi dove è iniziata prima di noi, tra l’altro i casi principali riguardano persone con altre patologie, non abbiamo le condizioni di un anno fa. la mascherina la lascerei fortemente raccomandata, ad ottobre vedremo cosa accadrà. Dobbiamo soffermarci sui vaccini aggiornati quanto prima in vista dell’autunno”.

SILERI CONFERMA L’ADDIO ALLA POLITICA: “LO DICO DA QUATTRO ANNI”

Sul suo addio al mondo della politica: “Il 21 giugno del 2018 dicevo che non mi ricandiderò, la mia esperienza elettiva termina così, la politica è un amore ma ne ho uno più grande che è la medicina, dentro non ho mai smesso di essere medico, voglio morire da chirurgo”.

Simona Branchetti ha quindi chiesto a Pierpaolo Sileri che futuro si aspetta per i suoi figli e per i giovani: “Vorrei che crescessero in un Paese dove il rispetto possa essere la regola comune e in un Paese un po’ più all’avanguardia, che dia certezze per il lavoro e dignità, a volte sono preoccupato, avrei voluto un mondo migliore rispetto a quello che sognavo a 18 anni. Noi abbiamo avuto Giovanni Paolo II, che è stato in grande insegnamento, la caduta del Muro di Berlino… abbiamo avuto un periodo segnato da grandi cambiamenti mentre oggi quali abbiamo? C’è una guerra vicino a noi, una cosa assurda. abbiamo avuto la pandemia, l’11 settembre, un mondo che dagli anni 90 è ricaduto nelle guerre e nei problemi che pensavamo appartenessero al passato”.