Pierpaolo Sileri fa retromarcia sull’utilizzo del green pass a lavoro. Riguardo la possibilità di renderlo obbligatorio nelle aziende, il sottosegretario alla Salute ha detto che «è una soluzione da tenere nel cassetto, da valutare con attenzione». Ne ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera, spiegando che comunque sta dalla parte del segretario della Cgil Landini «quando afferma che nessuno comunque dovrà perdere il lavoro». Le scelte per Sileri dovranno essere bilaterali, «cioè non imposte senza dialogo dalle imprese». Inoltre, dovranno dipendere dalle attività. «Penso per esempio alla catena del freddo dove i rischi di contagio sono più alti». La cosa più importante però per Sileri è arrivare a 50 milioni di italiani vaccinati a settembre.
Parlando poi con i giornalisti incontrati all’ospedale della Fratta di Cortona (Arezzo), dove si è recato per un convegno sulla procreazione medicalmente assistita, ha spiegato che «il Green pass dipenderà dalla circolazione del virus: modulabile a seconda dell’andamento del Covid».
GREEN PASS A LAVORO, RETROMARCIA DI SILERI
Solo una settimana fa, però, Pierpaolo Sileri dichiarava che non deve esserci l’obbligo di Green pass per i luoghi di lavoro, come peraltro dichiarava Fico. «Non ho dubbi che gli onorevoli dovrebbero essere tutti vaccinati, ma il Parlamento è un luogo di lavoro, come tale non ha obbligo di green pass. Non metterei obbligo vaccinale nelle aziende», aveva dichiarato la settimana scorsa nel corso dell’intervista rilasciata a Radio Capital. E aveva aggiunto: «Se dovessero salire i contagi a dismisura bisognerebbe pensare a strumenti che incentivino la vaccinazione, non l’obbligo». Oggi invece si registra un passo indietro, un’apertura all’obbligo di green pass nelle aziende. Di conseguenza, ciò riguarderebbe anche il Parlamento. Intanto, dal 6 agosto sarà obbligatorio su aerei, navi e treni. Invece a proposito dell’eventualità che venga reso obbligatorio anche per usare i mezzi pubblici, Sileri ha spiegato: «Va utilizzato su misura. Se cresceranno i contagi a dispetto dei vaccinati, allora andrà esteso anche il green pass».