«Resto a presidiare affinché la verità venga fuori. Quando verrà fuori farò un passo indietro». Pierpaolo Sileri è pronto a dimettersi, ma non intende farlo subito. Lo ha rivelato a ‘Omnibus’ oggi parlando del caso del piano pandemico non aggiornato. «Noi abbiamo avuto un’Italia in cui, quando venivano fatte le certificazioni di qualità inviate all’Oms, si scriveva che era tutto a posto». Il sottosegretario al Ministero della Salute cita poi una «sconcertante intervista» in cui un ex membro del «riferiva che questi report erano burocrazia». Quindi attacca: «Come può cambiare un Paese se non si responsabilizza l’amministrativa?». Per questo si dice contento che ci siano delle inchieste, come quella di Bergamo. «Finché l’Italia nasconde la polvere sotto il tappeto, questi sono risultati. Pensate per quanti anni questa cosa è accaduta. Queste persone devono essere punite, non sono degne del rispetto degli italiani, non hanno diritto di stare nei posti chiave». Pierpaolo Sileri ribadisce poi di essere sempre pronto a metterci la faccia e a dire la verità, ma intende farlo al momento giusto.

SILERI E LA RIVELAZIONE CHOC SUL MINISTERO DELLA SALUTE

Durante il suo intervento a ‘Omnibus’, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri fa anche un’altra rivelazione: «Io ho chiesto di comprare i respiratori il 28-29 gennaio 2020, di aumentare i posti letto e il personale. Cosa mi hanno risposto? Ci sarà modo per parlarne. Credo che questo sia il momento di lavorare a testa bassa, poi faremo i conti». A svelare la risposta del Ministero della Salute è stata Daniela Santanché di Fratelli d’Italia, in collegamento: «Il Ministero gli aveva risposto che non era il caso». Afferma di saperlo in quanto è in contatto con Sileri che gli ha fatto questa confidenza. «Fino ad agosto continuavano a dirmi alcuni che ora non sono più qui che il piano pandemico era stato aggiornato. C’è voluta la procura di Bergamo per confermare che era del 2006. Nonostante una e-mail del 15 aprile 2020, ci sono stati soggetti nel Ministero convinti che fosse stato aggiornato». E cita pure Ranieri Guerra: «A dicembre 2020 continuava a dirmi di aver lasciato un piano aggiornato e io non riuscivo a trovarlo. Io non ho mai avuto i verbali del Cts e su una trentina di domande io non ho mai ricevuto una risposta».

Pierpaolo Sileri ricorda di aver saputo da Agostino Miozzo che gli erano state date disposizioni di non trasmettergli informazioni. «E devo ancora capire chi è stato», afferma il sottosegretario alla Salute ai microfoni di ‘Omnibus’. Ma sono tante le questioni sconcertanti: «Io ho avuto un ufficio completamente non pagato. Ho un capo della segreteria mai retribuito. Un generale dei carabinieri mai consolidato e un tenente dell’Aeronautica mai pagato per sei mesi». Riguardo la sua trasparenza conclude: «Sarà un piacere per me chiamarvi e darvi la password del mio computer».