Sta lentamente scendendo la curva dei contagi in Italia, chiaro indizio di come il lockdown di Natale sia servito a contenere l’epidemia: “Il decreto Natale ha funzionato – le parole del viceministro alla salute, Pierpaolo Sileri, intervistato poco fa dai microfoni di Radio Cusano Campus – quello italiano è un popolo eccezionale che ha fatto sacrifici rispettando le regole, ma i risultati ci dicono che i numeri sono sotto controllo. Le cose non dico che vanno bene, ma meglio dell’atteso”.



E in futuro la situazione dovrebbe ulteriormente migliorare grazie anche alla vaccinazione anti-covid, che negli ultimi giorni ha però subito un ritardo a causa della minore fornitura di Pfizer. A riguardo Sileri spiega: “Questi problemi sono molto più chiari per chi è nell’ambito sanitario. Mentre per gli scienziati è abbastanza chiaro l’intoppo che può esserci in un’industria che deve produrre milioni di vaccini, può essere meno chiaro per la popolazione. Si può rendere tutto più chiaro e trasparente pubblicando i contratti“.



SILERI: “RIAPERTURE? DOPO VACCINAZIONI DI PERSONE PIU’ A RISCHIO”

“Una comunicazione globale migliore – ha proseguito Sileri – farebbe sì che meno notizie e pensieri strani possano nascere. Non vedo la ragione di secretare i contratti, più trasparenza c’è e meglio è per tutti. Io mi sarei battuto per pubblicare questi contratti”. E in merito ad un ipotetico passaporto vaccinale, molto chiacchierato negli ultimi giorni, Sileri non si dice contrario, anche se al momento è presto per parlarne, in attesa di dati più certi: “Il vaccino ti protegge dalla malattia – spiega – ma potresti portare con te il virus e trasmetterlo agli altri. Siccome tutti questi sono dati ancora parziali, è chiaro che il passaporto può avere un ruolo, ma in questo momento è prematuro parlarne. Se dovesse arrivare una nuova variante che elude il vaccino puoi avere anche un passaporto vaccinale, ma rischia di essere inutile. Fra qualche mese se ne potrà discutere a livello globale non solo per l’Italia”. Il viceministro della Salute ha parlato anche della crisi di governo (“Non mi fa paura”), mentre in tema di riaperture, ha fattocapire che si potrà iniziare a parlarne quando le persone più a rischio saranno vaccinate: “Riaprire ristoranti, teatri e cinema con protocolli rigidi sarà possibile quando la vaccinazione per le persone più fragili ed esposte sarà completata”. Infine, sui tamponi rettali utilizzati negli ultimi tempi in Cina: “Mostrano un valore predittivo per i pazienti ricoverati che stanno molto male. Ovviamente non è un metodo adeguato per gli screening di massa”.

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