Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto in qualità di ospite a “Dimartedì”, trasmissione di La 7 andata in onda nella serata di ieri, martedì 18 maggio 2021. Subito è stato interpellato sulla questione relativa alla seconda dose del vaccino Pfizer: “Spostare la seconda dose è un’opportunità per fare più prime dosi ed è una grande opportunità oggi che dobbiamo rimodulare una campagna di vaccinazione per i soggetti più giovani in prossimità delle vacanze estive. Ci stiamo sbilanciando nella ripartenza? Assolutamente no, bastava guardare cosa è successo nel Regno Unito e Israele con l’avanzamento delle vaccinazioni”.

Inoltre, ha proseguito Sileri, “la bella stagione forse ci ha aiutato. Dissi già alcune settimane fa che sarebbe stato opportuno aspettare la metà di maggio per vedere la luce in fondo al tunnel”. Ora come ora, serve soltanto premere sull’acceleratore per quanto concerne le vaccinazioni: “Servono campagne di sensibilizzazione e uno sforzo dei medici di medicina generale per convincere i soggetti che sono più titubanti. Dobbiamo ormai imparare a fidarci del vaccino”.

SILERI: “IO PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO? LA MIA UNICA CANDIDATURA…”

Pierpaolo Sileri a “Dimartedì” ha poi aggiunto che, sebbene una parte importante della popolazione italiana non abbia ancora ricevuto il vaccino, non si corrono rischi con le riaperture varate dal Governo Draghi, in quanto “una circolazione del virus in soggetti più giovani, avendo già protetto genitori e nonni con la vaccinazione, non comporterà un problema per la malattia”. Al momento, in Italia, “il numero di vaccinati non è ancora tale da avere messo in totale sicurezza il Paese. Ecco perché viene chiesto il tampone: chi ha fatto il vaccino non è sempre necessariamente negativo al tampone. Probabilmente, nei vaccinati, il virus non darà sintomi e nemmeno sarà trasmesso, ma questo ancora non è noto scientificamente”. La protezione di gregge sarà invece raggiunta “quando almeno i 3 quarti della popolazione avranno ricevuto la prima dose e saranno trascorse tre settimane dalla stessa”, mentre, per quanto concerne le varianti, “ce ne sono alcune che ancora non conosciamo e potrebbero generarsi: serve uno stretto monitoraggio. Saranno effettuati nuovi lockdown locali in caso insorgano mutazioni sconosciute”. Infine, una battuta in chiave politica: “In sei mesi il mio nome è stato associato alle candidature a sindaco di Roma e a presidente della Regione Lazio. Io mi candido solo alla sala operatoria a fine mandato”.