Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute in quota Movimento 5 Stelle, è intervenuto per fare chiarezza sulla questione AstraZeneca, alla luce delle recenti raccomandazioni dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, circa l’utilizzo dello stesso per gli over 60. “L’Ema ha dato l’ok ribadendo i benefici del vaccino – le parole di Sileri parlando in occasione della trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Campus – però, poiché un esiguo numero di trombosi si è verificato in soggetti sotto i 60 anni, per massima precauzione alcuni Paesi raccomandano la vaccinazione con Astrazeneca sopra i 60 anni come stiamo facendo noi e la Germania”.
Sileri sottolinea come quello dell’Ema resti comunque una raccomandazione “Lo dimostra il fatto che chi ha fatto la prima dose con Astrazeneca potrà fare anche la seconda sempre con Astrazeneca. Queste rarissime complicanze si sono verificate con la somministrazione della prima dose, non si sono mai osservate in persone che hanno fatto la seconda dose”.
SILERI: “I VACCINI CONTINUANO AD ARRIVARE, FORSE NE AVREMO PIU’ DEL PREVISTO”
In merito alla campagna vaccinale, Sileri sottolinea come per il momento gli intoppi di consegne di qualche settimana fa sembrerebbe essere superati: “I vaccini continuano ad arrivare – ha specificato il numero due del ministero della salute – secondo la tabella di marcia si sta procedendo anche velocemente ed è possibile che a fine mese possano essere anche di più di quelli previsti. Confidiamo molto nelle dosi di J&J nella seconda decade di aprile”. E a proposito della campagna vaccinale, cosa succederà dopo le ultime direttive su AstraZeneca? “Vi sarà un maggiore sforzo delle Regioni per rimodulare la campagna vaccinale – dice Sileri – garantendo le dosi di Astrazeneca per le fasce più a rischio. Tutto questo migliorerà ulteriormente la protezione delle fasce più a rischio”. Uno sguardo al futuro, alle possibilità riaperture, per cui al momento non vi è ancora una data certa: “Io sono un aperturista con giudizio, il giudizio sono i numeri. Non c’è una data, c’è però la necessità di fare una road map di aperture. L’R con zero scende lievemente, io credo che nelle prossime settimane continuerà a scendere in maniera più decisa. Inoltre abbiamo protetto il personale sanitario e molti anziani”. Risultati più evidenti emergeranno in particolare a fine aprile: “Il calo dei ricoveri e delle terapie intensive sarà più deciso, non credo il numero dei casi perché il virus continuerà a circolare tra le fasce più giovani non ancora protette, ma questo non comporterà casi di malattia grave. Questo permetterà di programmare le riaperture”. Quindi Sileri si sbilancia: “Credo che tra il 20 aprile e il 15 maggio una scaletta di riaperture sia verosimile”.