Non è al momento preoccupato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, analizzando l’aumento recente dei casi di covid in Italia. “Al momento non vi è nessun rischio di nuove chiusure – ha specificato l’esponente del Movimento 5 Stelle, parlando con RaiNews 24 – salgono i contagiati ma salgono molto meno i ricoverati e le terapie intensive. I pazienti che finiscono in terapia intensiva sono prevalentemente non vaccinati, e specialmente nelle città in cui è stata minore l’adesione alla vaccinazione”.
Quindi Sileri ha aggiunto: “Stiamo vivendo una quarta ondata ma non notevoli differenze rispetto agli altri Paesi in Europa in base ai dati di vaccinazione. È un’ondata riservata prevalentemente ai non vaccinati e questo è un grosso dispiacere, uno spreco”. In vista del Natale, quindi, non sembrano previste particolari restrizioni: “Il Natale non ci preoccupa ma ovviamente tenendo sempre uno sguardo ai numeri, ma la situazione attuale dei vaccinati in Italia, così come l’uso del Green pass con la diagnostica connessa terrà la situazione molto sotto controllo”.
SILERI: “STATO DI EMERGENZA? SI DECIDERA’ A POCHI GIORNI DALLA SCADENZA”
In ogni caso è ancora troppo presto per cantare vittoria, di conseguenza, è molto probabile che lo stato di emergenza, che scadrà il 31 dicembre prossimo, venga prorogato ulteriormente, almeno fino alla primavera 2022: “Come si sa, la proroga dello stato di emergenza viene decisa poco prima della scadenza – spiega Sileri a riguardo – perché oggi abbiamo questi numeri, ma fra quattro settimane potremmo averne degli altri, stabili, migliori o peggiori. Se dovessi dire cosa farei io personalmente, penso che un’estensione sia logica perché dobbiamo ancora raggiungere quel 90% di vaccinati, dobbiamo fare le terze dosi, insomma c’è ancora qualcosa che deve essere sistemato, compreso il monitoraggio stretto sulle nuove varianti”. La battaglia è ancora lunga quindi, anche perchè il covid continua a dimostrarsi un virus infido, in grado di replicarsi, mutare, e di farsi nuovamente sentire ogni qual volta sembra intravedersi la luce in fondo al tunnel.