Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ospite questa mattina in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane. Si parla del nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo weekend, e che potrebbe prevedere ulteriori strette. “Aspettiamo cabina di regia e decisioni – le parole del numero due di Speranza parlando con Eleonora Daniele – io mi limito a confermare le valutazioni che vengono fatte ogni settimana dalla cabina di regia per poi procedere al cambiamento di colori”. La tendenza è senza dubbio quella di un’aggravarsi della situazione: “Come avete visto già nelle scorse settimane alcune regioni sono passate all’arancione, il trend è questo, quindi è verosimile che anche questa settimana si verifichi un upgrade”. Sulle differenze con l’anno scorso: “L’anno scorso avevamo l’arrivo del virus in una precisa area geografica e con un lockdown completo sono state difese altre aree del paese. Oggi tutta l’Italia è simile a quella dell’anno scorso ma ha un andamento che varia, fare un lockdown generalizzato per un’ondata che durerà diverse settimane, 6/8 settimane che tendono poi a spegnersi, con la campagna vaccinale che quest’anno abbiamo… serviranno soluzioni che possono essere su base regionali, provinciali e comunali”.



“Se già domani avremo altre regioni con colore superiore ci troveremo già una grande restrizione in tutta Italia – ha proseguito Sileri – bisogna dire di stare a casa il più che si può, c’è il vaccino, resistiamo, usate la doppia mascherina, consigliate agli anziani di stare a casa e vedrete che 4/6 settimane ePasqua? Da fare in famiglia ma questo anche oggi, evitare contatti senza dover ricorrere ad un obbligo che viene da fuori. Pasqua non passiamola numerosi in famiglia ma da soli. Questo non vale comunque solo per la Pasqua ma anche per la sera, se tu ti prendi 30 pizze ci sono situazioni di rischio, vanno evitate”. Sul personale sanitario che decide di non vaccinarsi: “Già mesi fa dissi che era inaccettabile che il personale sanitario rifiutasse il vaccino non vedo come sia compatibile un medico che non si vaccina rischiando di mettere a repentaglio la vita dei pazienti”.



SILERI E BASSETTI: “NO LOCKDOWN GENERALIZZATO, SUI VACCINI…”

In collegamento anche il professor Bassetti, membro della task force anti covid della regione Liguria, critico verso un nuovo lockdown generalizzato: “In Italia l’unica misura che abbiamo conosciuto è il lockdown, sembra un disco rotto ormai, ci adegueremo ma non è la risposta, il lockdown generalizzato è troppo per alcune aree e troppo poco per altre; la lezione non si è imparata a Natale con la zona rossa non è stata praticamente rispettata, avrebbe molto più senso dove le cose vanno male essere ancora più incisivi, chirurgici e cattivi con le misure. Che senso ha mettere sullo stesso piano Brescia con Cagliari? Me lo devono spiegare, io non lo capisco, ma ci sono persone che cercheranno di farcelo capire”. Sul personale sanitario che non si vaccina: “In casa mia non posso assembrarmi ma in un ospedale dove ci sono 550 infermieri che non si sono vaccinati e non si è fatto nulla. Facciamo una legge per queste situazioni per fare in modo che questi non possono più lavorare in un ospedale, troppe mancanze in questo paese”.

Leggi anche

SPILLO/ Un conservatore dal Sud Italia all’Ue: Fitto e le nuove "convergenze parallele"